Due giorni interi, mattina, sera e notte, e gli avanzano pure 9 ore. O parla Matteo Renzi o qualcuno parla di Matteo Renzi o appare nei telegiornali o i telegiornali lo fanno apparire. Sta ovunque, sempre a dare l’ultima parola. E Aldo Grasso fa notare, appunto, che 77 ore di “tempo d’antenna” (che somma la presenza fisica in studio e il racconto in assenza) in un mese soltanto, settembre, fanno invidia a “Sua emittenza”, Silvio Berlusconi. Anche no, perché i due sono i garanti, i fautori e gli interpreti del patto del Nazareno. E si piacciono anche perché si credono telegenici. Ieri Renzi era in Confindustria a Bergamo, ha tenuto un discorso ripreso in diretta da Skytg24. A un certo punto, Sky ha dovuto mandare la pubblicità, Renzi non finiva più e c’era una nuova edizione da cominciare. Ormai il presidente del Consiglio invade così spesso i palinsesti che potrebbe superare, in quantità (e chissà pure in qualità), le puntate di Beautiful, di Uomini e Donne o di Forum. Sempre che non sia intenzionato a partecipare come ospite. Renzi è richiesto per la carica (ovvio) e l’effetto (meno ovvio, ricordate Mario Monti?), perché riesce ancora a far resuscitare lo share. Ha portato su Quinta Colonna di Del Debbio e Virus di Nicola Porro. Presto gli toccherà il Grande Fratello. Ma per evitare trasferimenti o per sfruttare le repliche, Renzi potrebbe creare Tele-Matteo. Un bel pezzo di palinsesto ce l’ha: se stesso.
di Carlo Tecce
Il Fatto Quotidiano 14.10.2014