Firmati i decreti per gli interventi di rifacimento delle reti idriche. Dalla Regione fondi per ristrutturare le reti anche in altri cinque Comuni.
Figurava in un elenco di opere finanziate, diffuso ieri dalla amministrazione regionale. Il risanamento della Piana del Dragone (vedi scheda a lato) non può essere considerata alla stregua di una qualunque altra opera di interesse idrico. Né la somma stanziata, dieci milioni di euro, vale il peso che il progetto in discussione a Volturara da decenni avrà sul futuro sistema di fonti e acquiferi che nasce dai Monti Picentiti. Dalla Piana del Dragone dipende la vita del sistema sorgentizio. La soddisfazione espressa ieri dal Sindaco di Cassano, Vecchia, non amministrativamente coinvolto nella vicenda, si può comprendere per gli effetti benefici che il recupero della Piana avrà sulle sue sorgenti, quelle che alimentano il gestore pubblico irpino sannita, l’ Alto Calore Servizi Spa, ma anche l’Acquedotto Pugliese, che da qui trae parte del proprio fabbisogno irpino. Soddisfatto il presidente dell’Alto Calore Servizi spa, in credito con la Regione per un parco progetti cantierabili in grado di abbattere la dispersione idrica nelle due province servite. Ma intanto, recupera indirettamente risorse per Sant’Angelo dei Lombardi, dove la condizione dell’acquedotto nella parte vecchia non è certo invidiabile. Ansioso di poter mettere in cantiere gli interventi di risanamento è il sindaco di Volturara, affiancato nella battaglia da movimenti, partiti, ambientalisti, in campo dagli anni ’80 per segnalare questa straordinaria emergenza idrica fondamentale.
Il contesto. Tra il massiccio del Tuoro e del Terminio, il bacino idrogeologico della Piana, tra i maggiori nel Sud alimenta falde e sorgenti di Serino e di Cassano, trasferendo di fatto all’Acquedotto Pugliese e all’Arin, quindi alla capitale partenopea, ingenti quantità di acqua, che costituiscono una parte decisiva del fabbisogno metropolitano di Napoli e regionale della Puglia. Nel 2012 il Comune ha dato vita ad <<una Fondazione Tecnico-Scientifica Piana del Dragone’ che si propone, tra le altre cose, una messa a punto dello stato delle conoscenze ambientali di riferimento dell’area, una review scientifica sul bacino e sul comprensorio, relativa a tutti gli aspetti ambientali ed antropici, il recupero dei tutti gli studi e le pubblicazioni significative disponibili, la pianificazione di interventi al fine di ridurre il carico inquinante delle falde idriche che alimentano le sorgenti di Cassano Irpino e Serino, proveniente dalle acque reflue e dalle attività agricole>>. Queste conoscenze saranno ora messe a disposizione del programma di disinquinamento.
di Christian Masiello
Ottopagine 30.07.2014