Pd, Nuovo Centro Destra, Lega e Forza Italia si preparano a mettere sempre più nell’angolo i cittadini. Dopo le firme quintuplicate per presentare una legge d’iniziativa popolare, arriva il raddoppio delle sottoscrizioni per i referendum abrogativi.
Nella Commissione Affari Costituzionali del Senato i relatori Finocchiaro-Calderoli hanno presentato un emendamento che porta da 500mila a 1 milione le firme necessarie per presentare un referendum abrogativo. Una proposta inaccettabile, che è non barattabile con un leggero abbassamento del quorum. Il M5S è per Quorum Zero, solo con l’abolizione di quest’ultimo è prefigurabile un aumento delle sottoscrizioni necessarie.
Tra l’altro il Movimento 5 Stelle aspetta ancora un emendamento promesso dai due relatori (ad oggi mai arrivato) che introduce tempi certi per la discussione delle leggi popolari e l’introduzione di referendum propositivi e deliberativi a garanzia del rispetto dello spirito delle leggi d’iniziativa civica nel caso queste vengano stravolte o non votate dal Parlamento.
Il leghista Calderoli con l’emendamento che raddoppia le firme necessarie per presentare i referendum abrogativi, tra l’altro butta idealmente nel cestino le centinaia di migliaia di sottoscrizioni che lui stesso ha depositato in Cassazione la scorsa settimana per 5 referendum abrogativi promossi dalla Lega.
Il tradimento dei referendum e quindi dei cittadini è nel “dna” dei partiti. Pensiamo in primo luogo a quello per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti del 1993.
Se con una mano beffarda i partiti offrono e propagandano il “dialogo”, che da parte del Movimento 5 Stelle non è mai mancato in ogni sede istituzionale, senza pregiudizi ed in maniera trasparente provvedimento per provvedimento, punto su punto, con l’altra giocano la loro vera partita continuando a restringere ogni tipo di strumento partecipativo e democratico, mettendo così sempre più nell’angolo i cittadini.
Scritto da M5S Senato News