Le dichiarazioni di fuoco tenute nell’assemblea del PD di oggi da Renzi contro le fonti rinnovabili fanno capire l’approssimazione che il Presidente del Consiglio ha nei riguardi dei temi strategici della politica energetica e mostrano chiaramente con quale squadra st giocando, quella delle fossili alle cui pesantissime esternalità negative non ha evidentemente dedicato neanche un’occhiata, ma che viceversa vengono pagate dai cittadini tramite la fiscalità generale come spese sanitarie, di risanamento ambientale e sotto forma di sussidi indiretti e sconti fiscali (per questi ultimi due il conto è di 11 miliardi l’anno). Evidentemente la recente sentenza Enel Rovigo nulla ha insegnato.
A parte la scarsa chiarezza del Governo su come vuole affrontare la riduzione del costo dell’energia, ribadiamo che le fonti energetiche rinnovabili non sono solamente un onere ma viceversa hanno contribuito notevolmente alla riduzione dei costi dell’energia elettrica con la forte diminuzioni del prezzo all’ingrosso, dimezzato negli ultimi anni, alla riduzione dei costi di approvvigionamento dall’estero (6 miliardi di euro risparmiati nell’importazione del gas) e sostenendo fortemente tutto l’indotto produttivo che ruota in questo settore fortemente innovativo con la creazione di migliaia di nuove imprese ed occupati.
Adesso Renzi pare voglia gettare il bambino con l’acqua sporca senza alcun ragionamento. Non si valuta con la dovuta attenzione inoltre che da tempo il settore delle rinnovabili non chiede più incentivi economici, o comunque in quantità estremamente ridotta e sopratutto sotto forma di detrazione fiscale per gli acquirenti, ma solo semplificazione burocratica, chiarezza e stabilità delle regole.
Inoltre vogliamo ricordare a Renzi che in X Commissione nel Senato da circa un anno è avviata l'”indagine conoscitiva sui prezzi dell’energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese” dove si stanno ascoltando gli operatori, rappresentanti delle forze produttive e sociali e dei consumatori, proprio per capire quale possa essere la strada giusta per colpire le sacche di profitti impropri che vengono riconosciuti. E proprio da questi approfondimenti appare chiaro che nella bolletta i cittadini pagano molto e senza alcun ritorno di benefici per gli interrompibili, per gli interconnector, per il capacity payment per l’esenzione dei grandi consumatori di energia e molto altro, tutti regali che vanno ai soliti noti. Giusto per ricordare, un esempio sono gli oneri cha paghiamo con la componente A2 della bolletta per lo smantellamento delle centrali nucleari che ogni hanno diamo a fondo perduto a Sogin. Abbiamo prima notato che non andavano avanti i lavori di messa in sicurezza delle centrali e poi con lo scandalo Expo abbiamo avuto l’ennesima conferma di qual è l’ attenzione che la politica dedica alle risorse pubbliche dei cittadini.
Consigliamo a Renzi di abbassare l’accetta, di non imporre il suo potere al parlamento ma di confrontarsi ed ascoltare quanto nella Commissione è stato per fatto per evitare di distruggere un settore che in questo momento di forte crisi economica è decisivo per la ripresa e l’occupazione.
In merito all’argomento, consigliamo di vedere il grido d’allarme di Giorgio Garuzzo: “Vogliono affossare le rinnovabili”
Gianni Girotto, Capogruppo M5S – X Commissione Industria Senato