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Cittadinanza Attiva contro i tagli alla sanità irpina

L’allarme di Cione: ci tolgono la speranza di una vita tranquilla
Caposele – Sulla situazione della sanità in  Alta Irpinia interviene anche Antonio Cione coordinatore assemblea territoriale di Cittadinanza Attiva “Alto Calore-Ofanto-Sele”. “Invitiamo – dice Cione- le cittadine ed i cittadini dell’Alta Irpinia a prendere coscienza della grave e perdurante smobilitazione delle già precarie piccole strutture sanitarie del nostro martoriato territorio. Ci hanno tolto l’acqua, l’aria, il lavoro, i servizi, il tribunale, gli ospedali, la Ferrovia, la speranza di un futuro per i nostri figli nella loro Irpinia. Al contrario ci portano discariche, pale eoliche, pannelli solari, trivelle per il petrolio, gallerie drenanti per emungere altra acqua al nostro territorio. Questa è una partita a perdere, dove noi siamo sempre perdenti a tavolino; ma non su un tavolo alla pari, ma su un tavolo delle tre carte truccato e con prestigiatori che ci vogliono imbrogliare su tutto e vogliono desertificare questo territorio dell’alta irpinia, già provato da tante disgrazie e tenuto in condizioni di sottosviluppo. Ci sono dei tentativi di ridimensionamento, per esempio, dei pochi servizi sanitari offerti all’utenza che potrebbero essere conservati come il servizio di gastroenterologia del presidio di Sant’Angelo dei Lombardi, l’unico peraltro gratuito nel nostro territorio. Altro grave esempio di mancata attenzione al territorio e alle persone che vivono ed arrivano in alta irpinia a Caposele-Materdomini, richiamate dalla speranza e dalla fede per il Santo taumaturgo San Gerardo Maiella , è la recente annunciata soppressione della postazione  sanitaria di emergenza stie-118, per la quale chiedo una alzata di scudi da parte di tutti senza colori e/o distinzioni, per difendere una piccola conquista, ma soprattutto per assicurare una presenza socio-sanitaria costante e permanente alle persone fragili e indifese che vivono ed arrivano presso il santuario per chiedere grazia per il proprio spirito, ma anche per la propria salute. Io credo che ai pellegrini ed ai fedeli dovremmo assicurare almeno la presenza di una ambulanza presso il nostro santuario di San Gerardo, anche perché, vi ricordo che presso altri santuari, per esempio quello di San Giovanni Rotondo, esistono fondazioni ospedaliere megagalattiche. Non voglio credere che per salvare una postazione di una ambulanza sotto un Santuario, oltre che scomodare politici e tecnici di turno, dobbiamo sperare in una intercessione del Santo Gerardo protettore delle mamme e dei bambini. Auspico una seria riflessione di quanti dovranno decidere delle nostre sorti, perché, oltre a non farci tirare a campare dignitosamente e civilmente stanno facendo  di tutto per toglierci la speranza di una vita tranquilla e sicura almeno dal punto di vista psico-fisico”- conclude Antonio Cione.

corriere dell’irpinia

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