IN ATTESA DEL VOTO ON LINE, DA TORINO AD AGRIGENTO LA BASE M5S ACCUSA I GIORNALI E DIFENDE IL LEADER: “DA SOLI PRECIPITIAMO AL 6%. VOI DITE FALSITÀ”
La base grillina, i meet up e gli attivisti impegnati in mille battaglie, piccole e grandi da nord a sud, si arroccano nella fortezza del capo: “Il Movimento non può ancora camminare senza le gambe di Grillo”. Nascondono qualche imbarazzo su Farage che risolvono a volte col solito “non dobbiamo avere pregiudizi ideologici, non siamo né di destra né di sinistra”. Anche se non manca chi è “profondamente contrario a una simile alleanza”.
Livorno ”Non è la nostra fine”
Filippo Nogarin, 44 anni, è candidato sindaco a Livorno: il ballottaggio è l’8 giugno, parte da un 19 per cento contro il 40 di Marco Ruggeri del Pd. Ma ha già incassato l’appoggio della lista di sinistra Buongiorno Livorno (16% al primo turno). “Su Farage sono state fatte speculazioni e strumentalizzazioni. Si è cercato di dare al Movimento 5 stelle una connotazione ideologica, e di farlo passare come una realtà che strizza l’occhio alla destra razzista. Ma non è vero. Alle Europee il M5s ha perso alcuni punti, ma non è arretrato così tanto da poter parlare di una sua fine”.
Lazio ”Il web deciderà bene”
Claudiafederica Petrella, 31 anni, attrice teatrale e attivista: “È la prima volta che sentiamo parlare di Farage. Come primo impatto sono rimasta stranita. Vengo dalla sinistra. La decisione finale spetterà alla rete. Mi lasciano perplessi, per esempio, le posizioni di Ukip su nucleare e politiche ambientali, ma Farage ha cacciato personaggi importanti del partito che avevano fatto dichiarazioni razziste. E all’interno di Ukip ci sono anche transessuali e immigrati”.
Enrico Stefàno, 26 anni, consigliere comunale in Campidoglio: “Alcuni tratti della figura di Farage mi spaventano un po’, sull’alleanza deve essere consultata la base. Grillo e Casaleggio hanno sempre detto che avrebbero allentato la loro presenza, prima o poi, ma non credo Grillo abbia sbagliato campagna elettorale. Serve ancora al M5s: è un grande comunicatore”.
Emiliano Bombardieri, 31 anni, attivista ad Albano Laziale: “Sono profondamente contrario a un’alleanza con Ukip, ma l’ultima parola deve spettare comunque alla rete. Mi sembra assurdo che si sia andati al voto senza sapere con chi ci si sarebbe alleati dopo”.
Sicilia ”Lui è il nostro megafono”
Marianna Lombardo, 24 anni, attivista del meet up di Alcamo (Trapani), il Comune più grillino d’Italia alle politiche 2013 con il 48 per cento: “A livello di politica economica ci sono parecchie affinità tra il Movimento e l’Ukip, ma è anche vero che su altri piani come il campo energetico, le nostre posizioni sono inconciliabili. Rispetto al 2013 la situazione è diversa: ha molto influito la non alleanza con Bersani per alcuni elettori. Comunque Grillo non deve defilarsi”.
Giuseppe Corso, 31 anni, consigliere comunale a Menfi (Agrigento): “Farage ha attaccato Borghezio per le frasi sulla Kyenge: non mi sembra il comportamento tipico di un razzista. Grillo è un valore aggiunto: ha detto che il giorno in cui avremo la maggioranza farà un passo indietro, fino ad allora sarà il nostro megafono”.
Emilia Romagna ”Noi né destra né sinistra”
Vittorio Borghi, 63 anni, consigliere comunale ad Anzola Emilia (Bologna): “Ho massima fiducia in Beppe Grillo, sono sicuro che sceglierà la strada più funzionale per mettere in pratica il nostro programma in Europa. Farage o no lascio a Grillo il compito di sondare tutte le strade, noi non dobbiamo avere pregiudizi ideologici, perché non siamo né di destra, né di sinistra”.
Piemonte ”È colpa dell’informazione”
Fabio Martina, 40 anni, torinese, candidato non eletto alle regionali, attivista dal 2009: “La gente non ci ha votato per colpa dell’informazione. Non si è parlato di quanto il movimento ha fatto bene in quest’anno in parlamento. Molte proposte sensate sono andate bene: come quella sulle slot machine, il fondo per le piccole/medie imprese. Abbiamo restituito e fatto risparmiare milioni di euro allo Stato. Ma non ne parla nessuno. Su Farage si legge tutto e il contrario di tutto”.
Campania ”Siamo in una fase critica”
Josi Gerardo Della Ragione, 27 anni, consigliere comunale di Bacoli (Napoli): “Il dato alle ultime elezioni è drammatico. Siamo in una fase critica. Ma se non ci fosse Grillo saremmo al 6-7%. Per me il tema non è Fa-rage o Verdi, bisogna scegliere se stare contro il sistema o dentro, facendone parte”.
(a cura di Giuseppe Pipitone, Tommaso Rodano, Cosimo Caridi.
Andrea Postiglione e Giulia Zaccariello)
Il Fatto Quotidiano 01.06.2014