Il Movimento 5 Stelle, al momento, è l’unica organizzazione politica strutturata italiana, tra quelle partecipanti alla competizione elettorale europea, ad avere un programma, proprio perché è l’unica formazione davvero europeista: esattamente il contrario di ciò che affermano i professionisti al soldo della cupola mediatica. Infatti il Pd, Forza Italia, Lega Nord, agitano solo slogan demagogici generici, basati sui trend correnti, tentando di cavalcare il disagio sociale. Ecco che cosa intendono portare avanti i candidati Cinque Stelle quando andranno a Bruxelles, come portavoce europei a nome degli italiani pensanti.
Alleanza fra i Paesi mediterranei per una politica comune
Analisi e spiegazione del punto 3 del programma a cura di Sergio Di Cori Modigliani.
Si esce fuori dalla logica corrente dottrinaria, quella in salsa teutonica tanto per intendersi, sulla quale poggia la gestione attuale dell’euro, basata sulla piatta esecuzione servile, da parte di tutti gli stati membri, degli ordini impartiti da Berlino.
Si prende atto, perciò, che le economie dell’Europa meridionale, quelle della fascia mediterranea, Grecia, Italia, Francia, Spagna e Portogallo non sono in grado di poter sopravvivere alla pari con la Germania, allora l’euro viene scisso in due monete diverse. Un euro a due vie. Una alla quale aderiscono Germania, Olanda, Belgio e le nazioni del settentrione europeo. Un’altra alla quale aderiscono i paesi del Mediterraneo che formano una federazione con forte spirito comunitario, prendendo atto della inderogabile necessità di affrontare la situazione su basi realistiche, pragmatiche –quindi specifiche- e non più dottrinarie o subalterne agli interessi tedeschi.
O in Europa ci si sta insieme perché conviene a tutti, oppure è meglio uscirne.
Per il movimento cinque stelle, infatti, la locuzione nessuno verrà lasciato indietro vale per le esistenze di tutti, per ogni cittadino italiano, ma vale anche e soprattutto per tutti i popoli europei, perché questo è il Senso dell’Europa delle Comunità. Uniti si ma nel nome della condivisione, non per seguire gli interessi di gruppi oligarchici di finanziari.
*Dal libro #VinciamoNoi di Sergio Di Cori Modigliani (Adagio, 2014), con l’introduzione e primo capitolo di Gianroberto Casaleggio– IN USCITA A MAGGIO
Vai al Punto 1 programma elettorale M5S: abolizione Fiscal Compact
Vai al Punto 2 programma elettorale M5S: Adozione degli Eurobond