Il commissario Sabatelli: lavori ultimati entro il 2016. Carlo Sibilia del M5S: sarà uno scempio.
Pavoncelli bis delle polemiche. Il mondo scientifico e ambientalista continua a opporsi alla galleria idrica di Caposele, chiedendo interventi a tutela dell’ecosistema provinciale. Reazioni anche sul fronte politico, dopo la sentenza che di fatto toglie gli ultimi ostacoli alla condotta Irpinia-Puglia. <<La scelta di un’opera con un impatto ambientale i cui effetti negativi non tarderanno ad arrivare è frutto di una visione miope delle classi dirigenti che hanno amministrato l’Italia in nome del clientelismo>>, dichiara il deputato del M5S, Carlo Sibilia. <<Uno scempio a sui sarà difficile porre rimedi. Molti hanno salutato con favore questa opera faraonica. Per i posti di lavoro? Ci sarà un danno dell’intero ecosistema fluviale, senza sviluppo né ricchezza>>, aggiunge Sibilia.
C’è invece chi ha appreso con soddisfazione la decisione del Tribunale superiore delle Acque. Come il delegato del governo, il commissario Roberto Sabatelli. <<Ora si inizia davvero. – dice – Voglio sperare che a qualcuno non venga in mente di impugnare il provvedimento. Sarebbe legittimo, questo è ovvio. Ma penso che festeggerebbero soltanto gli avvocati. La galleria sarà infatti completata nel maggio 2016, al riparo da eventuali nuovi giudizi. I lavori ripartono. Soltanto con un provvedimento di sospensione ci potrà essere uno stop. Abbiamo fatto bene ad allestire il cantiere. Sul discorso ambientale ribadisco il mio pensiero. La galleria non produce danni, il diametro delle perforazioni è ridotto e i macchinari sono all’avanguardia>>.
Di questi aspetti di parlerà oggi a Volturara Irpina, nel meeting ambientalista dell’Appennino Meridionale. Ci sarà anche Sabino Aquino, che aveva proposto il ricorso come Presidente del Parco dei Monti Picentini. Per alcuni l’impatto della Pavoncelli sarebbe pesantissimo. Sabatelli osserva: <<Io ho solo il compito di portare a termine i lavori. Ma la legge, e c’è scritto anche nella sentenza del Tribunale delle Acque, parla espressamente di un accordo di programma tra Regioni. Tocca quindi agli enti preposti programmare interventi sul sistema idrogeologico complessivo>>.
Un assetto che senza altre tutele verrebbe stravolto dalla maxi-opera, sostengono in molti. Giovanni Delli Bovi, geologo, vive e lavora a Montella. Conosce bene il territorio, il sottosuolo, le sorgenti. <<Qui è in gioco la sopravvivenza dell’intero ecosistema fluviale dell’area. – spiega – Con l’aumento della portata d’acqua verso la Puglia non si intacca soltanto la zona del Sele. Considerato il collegamento diretto tra le sorgenti di Cassano Irpino e Caposele ci sarebbe un effetto negativo generale. Un fiume già gravemente compromesso come il Calore, rischia di scomparire. Qui non si tratta di essere contrari o favorevoli alla Pavoncelli Bis, ma di rimodulare un intero sistema di condotte. Spetta agli enti trovare le soluzioni adeguate, magari, decongestionando le sorgenti d’alta quota che ora riforniscono buona parte della provincia, come la famosa Candraloni. Il minimo deflusso vitale – chiude – deve essere assolutamente una priorità>>.
Olga Addimanda, Comitato Fiume Calore: <<Una notizia sconcertante. Ci saranno conseguenze drammatiche sui fiumi, dove la moria di pesci è solo quella più visibile. Verrà alterato l’equilibrio biologico. Una decisione negativa che danneggia solo l’ambiente e i cittadini>>.
Di segno opposto le reazioni dei sindacati Mennato Magnolia, segretario della Filca Cisl, afferma: <<La sentenza rappresenta una bella notizia, che si aggiunge al rinnovo del commissario delegato. Mette in tranquillità l’azienda, che può programmare il lavoro e dare sviluppo occupazionale. L’acqua è un bene primario, la vecchia galleria è un colabrodo – osserva -. La nuova condotta va nel senso di una ottimizzazione della risorsa idrica. Il cantiere darà lavoro a circa cento operai. In Irpinia non se ne apriva uno così importante dal 2008. Ora si può finalmente partire>>.
di Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino versione cartacea 17.05.2014