Evidenza MoVimento News

Governo abbassa le pene per spaccio di droghe pesanti invece che differenziare

depenalizzazione”Il Governo pur di non differenziare i fatti di lieve entità tra droghe pesanti e leggere come in linea con la legge Iervolino Vassalli, propone con l’emendamento 1.700 di abbassare le pene per i fatti di lieve entità senza fare alcuna distinzione tra cannabis ed eroina.

Cosa succede ora? Semplice, si fa un regalo agli spacciatori di cocaina ed eroina”.

I deputati della commissione Giustizia del M5S, esprimono il loro sconcerto e la loro contrarietà alla nuova manovra del Pd e Ncd in commissione Giustizia.
“L’emendamento del Governo non vuole fare distinzione alcuna, quindi abbassano le pene a tutti, e così chi ci guadagna per davvero sono gli spacciatori di droghe pesanti: cocaina ed eroina. E il quadro si aggrava perché il reato è punito con un minimo di 6 mesi ad un massimo di quattro anni”, quindi vengono meno anche le misure cautelari.

Il M5S sta facendo una dura battaglia per depenalizzare le droghe leggere e combattere lo spaccio delle droghe pesanti. Il Pd e Ncd invece mischia le carte, non si assume nessuna responsabilità, non decide, non differenza i reati e quindi sconta le pene a tutti gli spacciatori.

I deputati del M5S della commissione Giustizia promettono opposizione senza sosta: “non lasceremo che questo emendamento vergogna passi, e faremo di tutto per contrastarlo, la nostra proposta prevede la differenziazione anche per i fatti di lieve entità tra droghe pesanti e cannabis”.

DL Lavoro: tutti gli schiavi del Presidente. #precaRenzi

“Il lavoratore con contratto e termine deve avere una retribuzione più alta rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato: il M5S propone che sia riconosciuta al lavoratore precario un’indennità di flessibilità aggiuntiva pari al 30% della retribuzione ordinaria”.

schiavimoderni

Il 20 marzo 2014 il Governo Renzi ha reintrodotto la schiavitù che per primo soppresse Abramo Lincoln nel gennaio del 1865, con il XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Il lavoro è tornato ad essere schiavitù, la flessibilità è divenuta iperprecarietà. Con il Decreto Legge sul Lavoro, n. 34/2014, assistiamo alla liberalizzazione dei contratti a termine, per la cui stipulazione non è più richiesta una causa di giustificazione oggettiva. Con le innumerevoli proroghe possibili pensate dagli schiavisti del nuovo millennio, e l’estensione della durata massima di successione dei contratti a complessivi 36 mesi, si procede allo smantellamento del diritto al lavoro.

Queste disposizioni sono palesemente in contrasto con la direttiva 1999/70/CE, come confermato anche dalla giurisprudenza prodotta dalla Corte Costituzionale italiana e dalla Corte di Giustizia Europea. Nello specifico, il decreto legge viola gli obiettivi e i principi ispiratori della direttiva tesi all’adozione del contratto di lavoro a tempo indeterminato come forma comune, prioritaria e principale di assunzione e d’ingresso nel mercato del lavoro rispetto al contratto a tempo determinato.

Il decreto non crea nuovi posti di lavoro ma crea nuovi posti di schiavitù iperprecaria. Inoltre sono state presentate modifiche che consentono di aggirare il pur blando paletto che poneva un limite alle assunzioni a termine pari al 20% rispetto al totale della forza occupata.

Ma che cos’è il lavoro? In questo Paese occorre ripensare il concetto di lavoro nell’era della disoccupazione tecnologica e delle disuguaglianze sociali; occorre un salto culturale importante, che la politica – burocrate italiana non riuscirà mai a fare perchè figlia della lex mercatoria del capitalismo fallimentare italiano. La precarietà non deve esistere. Sarà una guerra su ogni emendamento. Questo Decreto è un insulto ai cittadini, ai precari, ai lavoratori, ai sindacati. Gli unici d’accordo sono i sindacalisti aziendalizzati che non protestano.

In Commissione Lavoro noi del M5S abbiamo richiesto la votazione nominale per far conoscere ai cittadini i nomi dei parlamentari che stanno distruggendo il lavoro in Italia. Il Pd ha respinto la nostra richiesta, stanno precarizzando il precarizzabile. Vogliono insabbiare la liberalizzazione dei contratti a termine. Non ci mettono la faccia. Questi decreto deve essere ritirato.

#schiavimoderni #precaRenzi

Ps. Mandate le vostre storie a tripiedi_d@camera.it e le leggeremo in aula!

Lascia un commento