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L’impero renziano dal padre all’inseparabile Carrai

mondo_matteo Altro che cerchi magici di Umberto Bossi prima e di Silvio Berlusconi ora, attorno a Matteo Renzi c’è una famiglia allargata. Divisa in più rami. Ciascuno con incarichi, nomine, partecipazioni che rimandano comunque al premier di Rignano. C’è la famiglia naturale, quella dell’amico fraterno Marco Carrai e quella dei fidatissimi. Ognuno porta poi con sé gli affetti più cari. Mariti, fidanzate, fratelli. Un albero genealogico che dalla provincia di Firenze ora distende i rami nel Pd e nel del governo.

LA FAMIGLIA. L’unico contratto di lavoro della sua vita Matteo Renzi l’ha ottenuto dal padre Tiziano che nel 2003, il giorno prima della candidatura alla Provincia, lo ha assunto come dirigente nella Chil srl, azienda di famiglia. Chiusa nell’ottobre 2010, il padre lo riassume, sempre come dirigente, nella nuova società: Eventi6. Qui siedono la madre, Laura Bovoli, e le due sorelle, Matilde e Benedetta. Tra i soci entra anche Andrea Conticini, marito di Matilde. Quest’ultima ora è impegnata ad amministrare l’azienda mentre la sorella Benedetta è stata indicata come assessore alla cultura del Comune dove vive: Castenaso, nel bolognese. Il sindaco democratico Stefano Sermenghi ha garantito che la scelta “non è dipesa dal cognome che porta”. Ma certo, un assessore in casa Renzi può essere utile. Il cognato, Andrea Renzi3Conticini è, oltre che socio della famiglia, anche agente della DotMedia, società privata che gestisce il sito dell’azienda di Alessandro Dini, proprietario dell’ormai nota casa di via degli Alfani 8 (pagata da Marco Carrai per l’amico Matteo che qui ha risieduto per tre anni). Tra i soci della DotMedia figura anche Alessandro Conticini. DotMedia ha ricevuto fondi da Palazzo Vecchio, ha lavorato per Firenze Parcheggi (presieduta da Carrai), per Publiacqua (nel cda siedeva Maria Elena Boschi) e ha curato, tra l’altro, la comunicazione delle due convention alla Leopolda e la campagna elettorale alle primarie del 2012 dell’allora sindaco.

L’AMICO FRATERNO, Marco Carrai. Crea e cura dal 2007 le associazioni e le fondazioni che finanziano l’ascesa politica del fu rottamatore. Festina Lenta, Noi Link, Big Bang, Open: 4 milioni di euro . Ha ottimi contatti internazionali. Che mette a disposizione del premier. Da Davide Serra del fondo Algebris a Michael Ledeen, consulente per Cia, Sismi e governo Reagan. Renzi e Carrai si conoscono nel 96. Non si dividono più. Carrai guida Firenze Parcheggi prima e ora Adf (aeroporti di Firenze). Siede anche nell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che destina 10 milioni di euro al fondo Algebris di Serra che a sua volta finanzia la campagna di Renzi. Marco con sé “porta” il fratello Matteo Carrai che, attraverso la società edile Carim Sas, nel 2013 realizza i lavori al negozio fiorentino di Eataly dell’altro amico Oscar Farinetti. Infine la compagna, nonché futura moglie, la 26enne Francesca Campana Comparini: a lei il Comune di Firenze ha affidato la mostra Pollock e Michelangelo. E la fidanzata garantisce: “La merito”.

I FIDATISSIMI. Il viaggio da Firenze a Roma è stato improvviso, ma il vagone s’è riempito al volo. Francesco Bonifazi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti sono quelli che spiccano tra i fidatissimi del premier. Bonifazi, oggi tesoriere nazionale del Pd, è l’artefice dell’incontro tra Renzi e Boschi: lei era una praticante dello studio legale in cui lavorava Bonifazi. L’attuale ministro per le Riforme, dopo l’esperienza dal 2009 in Publiacqua, è dallo scorso dicembre ora segretario della fondazione Open. Con lei ha fatto il suo ingresso nella cassaforte renziana anche Lotti. Sottosegretario del consiglio con delega all’editoria, Lotti, come Bonifazi, è anche consigliere comunale. E a Palazzo Vecchio ha lasciato gli affetti. La moglie, Cristina Mordini, è impiegata nella segreteria del sindaco.  Non è invece voluto andare nella Capitale l’altro fidatissimo di Renzi: Alberto Bianchi, suo avvocato e braccio destro di Carrai nella raccolta fondi. Presidente della Big Bang prima e della Open poi, Bianchi ha presentato a Renzi il fratello Francesco Bianchi che è stato nominato commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino. Ex consigliere del cda di Bpm, cresciuto tra Jp Morgan e Citibank, Francesco s’è fatto carico di risanare i conti del Maggio a cui Renzi tiene molto. Gli amici del resto servono a questo.

di Davide Vecchi
Il Fatto Quotidiano 26.03.2014

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