Non andremo alle consultazioni-farsa. Non andremo a omaggiare ipocritamente un capo dello Stato che non merita omaggi. Non parteciperemo alla pantomima organizzata dal Pd. Non ci sediamo a un tavolo in cui si gioca una partita dalle regole truccate e con un risultato già deciso.
Non essendoci il tempo materiale per una votazione in Rete, l’assemblea del gruppo parlamentare M5S lo ha deciso in modo aperto e democratico. Non ci teniamo a fare le comparse in un film dell’orrore di cui Napolitano è il regista. Questa è una Repubblica parlamentare e non presidenziale: Napolitano lo ha dimenticato. E non ha nemmeno rimandato Letta alle Camere per dare al Parlamento la giusta opportunità di dare un giudizio complessivo sul suo governo dei larghi inciuci. Noi abbiamo un grande rispetto per le istituzioni e lo abbiamo dimostrato in questi undici mesi di lavoro. Il nostro riferimento sono i cittadini, non un presidente che non rappresenta gli italiani.
Con il gesto forte e importante di non andare partecipare a questo teatrino facciamo quello pensano i cittadini. E’ il terzo governo che si sussegue senza voto, con il terzo fantoccio che nasconde i soliti intrallazzi a favore di banche e lobby d’ogni genere: noi non ci stiamo e questo è il modo più forte che abbiamo per dirlo.
Si tratta dell’ultimo atto di Napolitano, il suo canto del cigno. E il presidente della Repubblica chiude in bellezza accogliendo per le consultazioni Berlusconi, un pregiudicato che resuscita ancora una volta grazie ai giochetti di potere consumati nel sottoscala del Partito democratico.
Abbiamo bisogno di un nuovo presidente della Repubblica e di andare a elezioni subito, in modo da avere un Parlamento eticamente rilegittimato e un governo forte, in grado di dare le risposte che gli italiani aspettano da troppo tempo. Bisogna ridare la parola ai cittadini per un governo a 5 stelle.