Azle è un piccolo centro di 10.000 persone vicino a Forth Worth, Texas. Ci fanno petrolio e gas e fracking e reiniezione di rifiuti petroliferi nel sottosuolo. Non è una zona tradizionalmente soggetta a terremoti, ma dal novembre 2013 ci sono stati almeno 30 terremoti di intensità superiore al grado 2,2 della scala Richter, fino ad un massimo di 3,9 Richter. Le autorità dicono che non sanno perché ci siano questi terremoti. La gente è arrabbiata e confusa e dicono di sapere il perché dei terremoti: la produzione di gas naturale nel Barnett Shale della zona.
E le idee di popolo, nella loro semplicità, sono anche le più sensate e dirette. “Something is going on. Stop drilling and see what happens”, ha detto Victoria Ball durante un incontro pubblico a Azle. Semplice no? Tutti hanno applaudito. “I do believe the injection wells are causing the majority of it”, Frances Kulas, un altro residente.
Il direttore del Barnett Shale Energy Education Council, un nome raffinato per indicare i rappresentanti dei petrolieri, Ed Ireland, dice che non ci sono prove sufficienti per arrivare ad una conclusione finale. È un classico dei petrolieri – non dire sì, non dire no, dire che “non si sa” e così continuare indisturbati.
Ma visto che nemmeno in Texas si può negare l’innegabile in eterno, la Commissione Energia dello Stato ha messo su un gruppo speciale di esperti per studiare la correlazione fra terremoti e pozzi di reiniezione di petrolio e di gas ad Azle. Nel frattempo alcuni scienziati della vicina Southern Methodist University hanno installato una ventina di sensori nella zona per raccogliere dati. Tutto è raccolto su questo sito. La sismicità indotta non è nuova in Texas. Già nel 2008-2009 ci fu uno sciame sismico nei pressi dell’aereoporto di Dallas vicino ad un pozzo di reiniezione nell’area, nella città di Cleburne.
Il pozzo di reiniezione non venne più utilizzato dall’agosto 2009. Non ci furono più terremoti. Ovviamente non è la prima volta che si parla della correlazione fra terremoti e trivelle, neanche in Texas, e ci sono studi autorevolissimi, pubblicati su Pnas e su Science a confermare diversi casi di sismicità indotta.
Vediamo cosa concludono a Azle.
Le immagini dei pozzi di Azle e degli eventi sismici sono qui. Qui i casi di Cleburne, Timpson, nel Barnett Shale su PNAS
di Maria Rita D’Orsogna
Il Fatto Quotidiano 08.02.2014