Acqua Blog Informazione News

Contro la Pavoncelli Bis

Mentre a Caposele si è in trepida attesa dell’inizio lavori, altre comunità si mobilitano per sensibilizzare  l’opinione pubblica sui danni relativi alla realizzazione di quest'”opera”…….

Il Comitato di Tutela del Calore riparte dalla “Pavoncelli Bis”. Cresce la preoccupazione per lo stato di salute del fiume. L’appello degli attivisti

Taurasi -. Il Comitato di Tutela del Fiume Calore ricuce le fila e riparte dalla “Pavoncelli Bis” essendo sempre più preoccupati dello stato di salute delle acque fluviali irpine. “Questa costruzione ed il suo relativo ulteriore attingimento porterà inevitabilmente al depauperamento delle falde del fiume Calore aggravando ancora di più i diversi e purtroppo noti problemi idrici e fluviali – sostengono dal Comitato. – Pertanto allo scopo di sensibilizzare, smuovere e far presente a tutti i danni economici, idrici come la turnazione dell’acqua potabile o l’aumento dei costi nella bolletta per servizi non forniti, o le perdite agricole, ittiche, di biodiversità e valore paesaggistico, intendiamo promuovere una manifestazione contro la galleria”. Gli attivisti si rivolgono a tutte le associazioni territoriali, agli enti interessati, e ai singoli cittadini per un incontro pubblico fissato per sabato 1 dicembre alle ore 17 in via Papa Giovanni XXIII incrocio con via della Repubblica, a Taurasi. La discussione – fanno sapere dal Comitato – avrà come filo conduttore una nota dell’idrogeologo Sabino Aquino nella quale l’esperto spiega tecnicamente e giuridicamente i termini della questione. “Abbiamo messo a punto il quadro legislativo e scientifico da cui nasce l’idea progettuale, grazie a queste informazioni sensibilizzeremo la cittadinanza – precisa Olga Addimanda”. Di fatti, nella relazione dell’idrogeologo così si spiega:”Il Commissario delegato ha omesso di acquisire la preventiva valutazione di impatto ambientale, essendosi limitato ad acquisire il parere espresso dalla Commissione Tecnica VIA VAS presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, che in assenza della prescritta approvazione del CIPE, non equivale a giudizio favorevole di compatibilità ambientale. E’ già stato, infatti, definitivamente accertato con la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche n. 123 del 13 luglio 2007, integralmente confermata dalla Corte Suprema di Cassazione – Sezioni Unite Civili – con sentenza n. 27528 del 23 settembre 2008, la competenza del CIPE ad approvare il progetto dell’opera idraulica in quanto qualificata strategica di interesse nazionale. Secondo poi il parere del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: “Al termine della fase di realizzazione degli interventi, prima dell’entrata in esercizio della Pavoncelli Bis dovrà essersi proceduto alla stipula di Accordo di Programma tra Regioni finalizzato alla regolazione del trasferimento interregionale di risorsa effettivamente degli studi afferenti il rilascio minimo vitale e redazione del Bilancio idrico di distretto”.
Nella fattispecie si dà via libera alla costruzione di un’opera dal costo di oltre 140 milioni di euro senza conoscere a priori se la stessa è compatibile con le attuali caratteristiche ambientale del territorio e, cosa ancora più grave, non tenendo presente che l’Autorità di Bacino competente per territorio in osservanza di quanto previsto dall’art. 164 del D. legs 152/2006 aveva già elaborato su mandato e finanziamento dell’Ente Parco Regionale dei Monti Picentini il Deflusso Minimo Vitale per il Fiume Sele. E’ necessario, pertanto, definire il bilancio idrico complessivo tra il fabbisogno, i prelievi possibili e la risorsa idrica disponibile. Occorre inoltre precisare che gli attuali emungimenti sono superiori a quelli effettivamente assentiti da legittima derivazione. Va inoltre rappresentato che lo Studio di Incidenza Ambientale, a supporto delle progettazione, devono essere compatibili con quanto previsto nel Piano di Gestione Acque redatto dal Distretto  Idrografico dell’Appennino Meridionale. La galleria – continua la nota tecnica di Aquino – è stata progettata anche per recuperare le acque di supero delle sorgenti. Ciò che allo stato non può avvenire per l’insufficiente capacità recettiva dell’esistente galleria. Risulta quindi chiaro che le acque di supero delle sorgenti oggi naturalmente immerse nel reticolo idrografico verranno anche loro captate dalla progettata opera che è stata concepita per trasportare una portata idrica  complessiva di circa 10 mc/sec contro gli attuali 6 mc/sec che l’esistente e funzionante galleria Pavoncelli può addurre. Come già evidenziato nel corso della conferenza dei servizi del 15 luglio 2010, si ritiene che invece di procedere alla costruzione di una nuova galleria si potrebbe sicuramente riparare quella esistente.

A.Valentina Bruno
Corriere dell’Irpinia 30.11.2012

Link correlati

Perché diciamo NO alla Pavoncelli Bis
Le acque irpine

One Reply to “Contro la Pavoncelli Bis

Lascia un commento