MoVimento News

Contributi editoria: presentata alla Camera la legge scritta dai cittadini!

Presentata alla Camera la nostra Proposta di Legge “Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”.


Anzi, la VOSTRA proposta di legge.

Per la prima volta nella storia infatti, sono stati gli stessi cittadini a scrivere i dettagli di una legge che viene presentata in Parlamento. Nel primo esperimento di democrazia diretta on line della storia della Repubblica Italiana, lo “scheletro” della proposta, elaborato dai componenti della VII commissione, è stato sottoposto al contributo degli attivisti sulla piattaforma LEX del MoVimento 5 Stelle: i commenti pervenuti sono stati 4456, di cui 3269 suggerimenti, 639 integrazioni, 137 modifiche, 258 obiezioni e 57 vizi di forma.

Una partecipazione straordinaria, che si è tradotta in questi punti principali:

-Abrogazione di tutte le disposizioni che prevedono finanziamenti all’editoria, ad eccezione di quelle per i contributi di  natura prevalentemente social;
-Dirottare gli 80 milioni di euro di fondi diretti riservati all’editoria per finanziare le startup di nuovi progetti editoriali nel campo media per gli under 35;
-Risparmiare 3 miliardi di euro delle pubbliche amministrazioni abolendo l’obbligo di pubblicazione dei bandi di gara e sostituendolo con altre modalità di pubblicazione meno costose per gli enti locali;
-Mantenimento del fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti, e quello per il finanziamento delle pubblicazioni per le minoranze linguistiche;
– Abolizione dei fondi per l’editoria italiana all’estero;
– I tema del conflitto di interessi nell’editoria viene rimandato al lavoro della commissione giustizia.

La Proposta di Legge è a prima firma Giuseppe Brescia M5S Camera…portavoce di quasi 4500 cittadini.

Relazione finale pdl abolizione fondi editoria DEF.doc
Pdl contributi editoria m5s nuovo (1).doc

Politometro contro gli arricchimenti illeciti dei politici: i partiti votano “no”

La casta del Colpo di Stato mascherato, si arrocca su se stessa e dice “no” al Politometro che avrebbe permesso di verificare gli arricchimenti illeciti di politici e dirigenti pubblici negli ultimi 20 anni.

La proposta d’istituire il “Politometro” (uno dei 20 punti programmatici presentati agli elettori dal Movimento 5 Stelle) è stata avanzata tramite un emendamento (bocciato dall’ Aula del Senato) nel corso della discussione del decreto della Delega Fiscale.

Eccolo:
emendamento-bottici
Il Movimento 5 Stelle, proponeva di “istituire uno strumento per verificare arricchimenti illeciti ai danni dell’ Erario per chi ha ricoperto negli ultimi 20 anni incarichi di rilievo nelle pubbliche amministrazioni (dirigenti) e cariche pubbliche elettive, basato sul confronto del patrimonio del soggetto con tutti i redditi percepiti di qualunque natura e quelli dichiarati”.

Solo il Movimento 5 Stelle ha votato a favore del Politometro (44, per l’appunto, voti a favore). 157 i contrari (Pd, Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Gal, Scelta Civica), 19 gli astenuti che in Senato valgono come voto contrario (Sel e Lega).

Lascia un commento