E’ davvero mesto il crepuscolo del Pd. Hanno speso anni e anni a dire che il loro era l’unico partito non personalista, a differenza di Berlusconi e Grillo, e adesso si sono tutti azzerbinati di fronte al classico bischerino che al Liceo prendevi a scappellotti per vedere se si dava una svegliata. Sono diventati leaderistici e personalistici pure loro. L’ultima mossa è ritirare tutti gli emendamenti che miravano a migliorare lo Schifezzum (o il Verdinum, dal nome dell’ideatore: il noto fiore di campo Denis Verdini). Emendamenti, tutti targati Pd, che intendevano abbassare la soglia di sbarramento e soprattutto reintrodurre le preferenze. I “ribelli” del Pd hanno subito obbedito al diversamente arguto leader del Pd, che ha sguainato il ricatto stantio: “O me o il voto” (appunto: il voto).
Renzi, pur di intestarsi una nuova legge elettorale, è disposto a tutto. Anche e soprattutto a varare una nuova legge elettorale peggiore della prima (e non lo dico tanto io, quanto i Rodotà e i Sartori). Oltretutto Renzi, che è furbo come una faina morta, non si rende conto – o forse se ne rende conto e ne è felice – che questo Schifezzum è un regalo palese a Berlusconi. Con la soglia di sbarramento così alta, Lega e alfaniani (e frattaglie residue) saranno costretti a tornare a casa dal Caimano. Dall’altra parte, invece, la sinistra o quel che ne resta verrà disintegrata dallo sbarramento all’8% (e Renzi vuole questo). Come scrive Gilioli, “o verrà fuori una legge che piace molto alla destra o Renzi andrà a sbattere”.
Siamo davvero al paradosso: una figura caricaturale, ideologicamente vuota e carismaticamente prossima ai baccelli, costringe la più grande forza italiana di centrosinistra ad ingoiare una legge elettorale orrenda che ridona vita a Berlusconi e ammazza definitivamente la sinistra. Renzi è decisionista come Craxi e personalista come Berlusconi, ma è ovviamente molto inferiore al primo per acume politico e molto meno scaltro del secondo. Pur di vincere, il Pd si è consegnato mani e piedi a un Berluschino da discount. E a questo punto, così continuando, c’è pure il rischio che neanche vinca.
Masochismo puro. E neanche dei migliori.
di Andrea Scanzi
Il Fatto Quotidiano 28.01.2014