Dopo lo stop ad agosto 2016, la talpa ha ripreso le operazioni subito dopo Pasqua. Il commissario Sabatelli: “Senza altri imprevisti, scavi conclusi entro 4-5 mesi”
I lavori della galleria Pavoncelli Bis sono ricominciati. Lo conferma il Commissario Roberto Sabatelli, dopo le parole del sottosegretario a Trasporti e Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, cha ha riassicurato in tal senso a margine della visita alla Fiera di Calitri.
Le operazioni di scavo dell’immensa talpa da 220 metri di lunghezza, ricordiamo, avevano subito uno stop a fine agosto 2016, a seguito del blocco del macchinario in un restringimento della galleria, sotto la località Sella di Conza. 163 milioni il costo complessivo di un’infrastruttura che servirà a sostituire i servigi della ‘gemella’ e ‘madre’ Pavoncelli, costruita a inizio ‘900 per convogliare acqua potabile irpina verso la Puglia.
<<La talpa è stata sbloccata il 18 aprile. Ad oggi, è avanzata di altri 250 metri rispetto a dove si era fermata>> ci comunica il Commissario. Facendo un conto, dunque, siamo a 6,5 km a fronte di un percorso di 10,2 km.
<<All’inizio è andata molto lenta – continua Sabatelli – ora, dopo aver ‘preso la rincorsa’, sta procedendo rapidamente>>. Ancora incertezze, invece, sulle cause dell’impantanamento. La struttura commissariale ha mandato ad analizzare alcuni campioni di terreno per capirci qualcosa in più. Certo, afferma l’ingegnere barese, <<le motivazioni non sono quelle di cui si è parlato nei mesi precedenti: gas, dissesto idrogeologico. Piuttosto vanno cercate tra quelle difficoltà che sempre si incontrano quando si scava una galleria. In particolare nell’Appennino, costituito da materiali disomogenei.
Qui il riferimento va alle polemiche mosse dal deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, che, a febbraio, proprio in merito a questi aspetti poco chiari, era entrato in tackle sul Commissario.
A Caposele, sede del cantiere, attivisti del M5S accennarono ad agosto proprio alle fuoriuscite di gas. In realtà, ammesse dallo stesso Sabatelli al Quotidiano. Che, però, aveva anche rassicurato su eventuali pericoli, poiché la talpa, affermò, si blocca in automatico quando ne avverte la presenza.
E ora, a quando la conclusione? <<Senza altri imprevisti, nel giro di 4-5 mesi lo scavo verrà concluso. Poi, ce ne vorranno altri 10 per completare l’intera opera>>. Il ‘senso’ della Pavoncelli Bis sta tutto nel sostituire, al più presto possibile, dichiara Sabatelli, la <<vecchia galleria. Basta farsi una passeggiata al suo interno, per capire rischi ed effetti deleteri della spinta che le sue pareti in muratura e non in cemento armato, continuano a subire dopo un secolo. Se dovesse sopraggiungere un sisma, difficilmente resisterebbe>>.
Mentre, con la galleria alternativa, tutto sarà più semplice. Infine, ragguagli anche sulla centrale idroelettrica. I lavori, in pratica, sono terminati. L’infrastruttura potrebbe già funzionare: manca solo l’allacciamento alla rete. Che, però, non rientra nelle competenze della struttura commissariale, ma <<di chi possiede la concessione per la derivazione delle acque, l’Acquedotto Pugliese>>. E di chi è ‘interessato’ all’elettricità che sarà prodotta. Cioè l’Enel. Ma questa è tutta un’altra storia.
Redazione
Il Quotidiano del Sud 09.05.2017