Il Pd ha appena riprivatizzato l’acqua, bene comune degli italiani, stravolgendo il referendum votato da 27 milioni di cittadini, e causerà aumenti sulle bollette dell’acqua. I prezzi del carburante sono tra i più alti d’Europa a causa delle accise (che il governo aveva giurato di cancellare) e sono aumentati in questi ultimi giorni del 3%. Adesso arrivano aumenti sulla bolletta elettrica, fino a 380 euro, per 20 milioni di famiglie e 4 milioni di imprese a causa della riforma della bolletta voluta dal governo. Gli italiani con Monti facevano fatica ad arrivare a fine mese,con il Bomba presto sarà difficile arrivare a metà. Di seguito le proposte del M5S per una bolletta elettrica più giusta e una gestione sostenibile dell’energia negli interessi dei cittadini e non delle lobby. #BastaAumenti!
di Alessandro Di Battista e Gianni Girotto, portavoce M5S Parlamento
Ricordate lo sconto in bolletta promesso da Renzi? Nonostante il crollo dei prezzi del petrolio il Governo sta modificando le regole per farci pagare salato: fino a 380 euro in più per famiglia.
Non bastava la riforma della bolletta elettrica -appena entrata in vigore- con la quale chi consuma di meno pagherà di più, punendo quindi chi ha deciso di risparmiare energia con interventi di efficienza energetica. Adesso il Governo sferra l’attacco definitivo contro 20 milioni di utenti e 4 milioni di piccole e medie imprese, cancellando il mercato tutelato e facendo schizzare il costo della bolletta.
Per i cittadini sarà una roulette russa: “scegliere” un fornitore sul mercato libero con prezzi già ora più alti di un 15-20% o, peggio, dimenticarsi di scegliere il nuovo fornitore, trovandosi così inconsapevolmente a trasmigrare verso un servizio chiamato “di salvaguardia”. Che malgrado la paroletta tranquillizzante, risulterà persino più costoso del libero mercato.
Potete immaginare allora cosa succederà: il maggior prezzo fissato dal “servizio di salvaguardia” diventerà punto di riferimento anche per gli operatori di libero mercato, che in questo modo si sentiranno autorizzati ad alzare la cifra.
Ma non solo, la riforma prevede la cancellazione di tanti diritti. Le famiglie in difficoltà potranno ora vedersi staccare la luce in ogni momento, perché la fornitura non sarà più garantita. Insomma, una trappola che garantirà solo gli interessi delle compagnie elettriche, nel solco di quelle “riforme” tanto auspicate ma che servono ogni volta solo a smantellare diritti e protezioni faticosamente conquistati dai cittadini.
Cosa chiede allora il MoVimento 5 Stelle, per tutelare questi diritti? Anzitutto, la reintroduzione del “servizio universale”: è già esistente, è previsto dalla UE, garantisce trasparenza, e salvaguarda dai distacchi. Inoltre, chiediamo diapplicare un prezzo dell’energia tramite aste pubbliche al ribasso. Consideriamo queste richieste minime, il male minore, sul quale la politica non può e non deve essere cieca.
Se il governo e la maggioranza volessero, potrebbero ancora intervenire. Ma gli interessi in gioco sono tali che impediscono di tendere la mano a milioni di cittadini e imprese. Solo per le lobby, i “servizi di salvaguardia” funzionano sempre a pieno regime.