Caposele, Conforti e i 5Stelle voglino spiegazioni dall’amministrazione. L’ex consigliere: <<A breve comunicazione ufficiale a Farina e all’Asl>>
C’è un problema acqua potabile a Caposele? Se lo chiedono, quasi in coro, l’ex consigliere Salvatore Conforti e gli attivisti del Movimento 5 Stelle del paese. Il problema? La presunta (e tutta da verificare, sia chiaro) ed eccessiva presenza di cloro nell’acqua che sgorga dai rubinetti di casa. Conforti allora, da poco escluso dal consiglio per la nota vicenda delle tre assenze ingiustificate, rivolge un chiaro appello alle istituzioni competenti, chiedendo a gran voce il monitoraggio delle acque attraverso <<analisi costanti su quella che beviamo (proveniente dalle sorgenti di Cassano ndr), oltre ad un intervento da parte di terzi sulle stesse analisi>>. Un modo, continua Conforti, che potrebbe <<farci stare più tranquilli tutti>>.
L’ex consigliere annuncia quindi la presentazione, molto a breve, di una comunicazione ufficiale da trasmettere sia al sindaco Pasquale Farina che all’ASL, un modo per andare un poco <<al di là dei freddi ed insignificanti report pubblicati sul sito ufficiale del comune>>. Tutto perché, cambiando l’acqua ai pesci rossi di casa, Conforti dice di aver riscontrato la loro morte. Una circostanza che lo ha spinto quindi alla mobilitazione. In realtà il problema pare non essere tanto recente. Infatti una sollecitazione molto simile e puntuale arriva anche dai Cinque Stelle caposelesi. I quali rincarano pure la dose, chiedendo <<perché a Caposele, paese dell’acqua, si beve acqua clorata di Cassano e non la nostra ottima e salutare acqua proveniente dalle sorgenti del Sele?>> Una preoccupazione che, stando a queste due testimonianze, sembra essere palpabile in paese. Per il M5S inoltre non è la prima volta che una situazione del genere salta fuori. Anzi, l’amministrazione comunale ha già ricevuto una segnalazione analoga nello scorso settembre: <<Già a fine estate abbiamo chiesto il perché di questa scelta>>, cioè acque cassanesi e non caposelesi. In quell’occasione infatti, i grillini hanno presentato un documento in cui si evidenziava come le acque superficiali (vedi quelle provenienti da Cassano) necessitano per forza di cose di un trattamento con utilizzo di cloro per via di una possibile presenza di solidi sospesi, alghe, materia organica che potrebbero inficiarne la potabilità.
Redazione
Il Quotidiano del Sud 02.02.2016