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La questua del Pd tra Totò e Buzzi

renzi_2Nelle stes­se ore in cui Mat­teo ri­cat­ta­va i riot­to­si del suo par­ti­to su Twit­ter e il suo go­ver­no di de­but­tan­ti in­car­ta­va la pizza con la Co­sti­tu­zio­ne per l’e­sclu­si­vo ghi­ri­biz­zo del si­gno­re, i più for­tu­na­ti tra noi hanno po­tu­to ri­ce­ve­re una email in­te­sta­ta “ Pd ” con tanto di gra­ci­le ra­mo­scel­lo d’u­li­vo sti­liz­za­to che ini­zia così : “ Cara de­mo­cra­ti­ca, caro de­mo­cra­ti­co” ; il che fa pen­sa­re che il mit­ten­te, di­smes­so per ra­gio­ni sto­ri­che il vec­chio “ cari com­pa­gne e com­pa­gni”, parli sulla fi­du­cia, op­pu­re che per qual­che astru­so sil­lo­gi­smo è con­vin­to che ri­ce­ve­re la new­slet­ter del Pd renda au­to­ma­ti­ca­men­te de­mo­cra­ti­ci. Ma pro­se­guia­mo. “
IN QUE­STO anno di go­ver­no”, con­ti­nua la mis­si­va, “ l’I­ta­lia si è ri­mes­sa in moto”, e te che non te ne eri ac­cor­to. Ma men­tre ti chie­di come mai il si­ste­ma non l’ab­bia spe­di­ta in spam in­sie­me a quel­le che an­nun­cia­no che hai ere­di­ta­to un mi­lio­ne o pro­met­to­no di al­lun­gar­ti il pene, l’oc­chio è at­ti­ra­to dal mit­ten­te : na­zio­na­le@par­ti­to­de­mo­cra­ti­co.it, cioè l’uf­fi­cio cen­tra­le del Par­ti­to Na­zio­na­le Ren­zi­sta, per­bac­co. Men­tre in calce ri­ful­ge la firma : “ Il Te­so­rie­re Fran­ce­sco Bo­ni­fa­zi”, l’av­vo­ca­to tri­bu­ta­ri­sta amico di Mat­teo e men­to­re di Maria renzi_totoElena che ma­neg­gia gli spic­ci del par­ti­to. “ Stia­mo cam­bian­do il Paese”, dice, “l’e­co­no­mia mo­stra i primi se­gna­li di ri­pre­sa” ; però “la stra­da da fare è an­co­ra lunga ”e qui ve­nia­mo noi con que­sta mia a dirvi. “Il Pd è anche tuo”, oh, piano con le pa­ro­le. “E oggi puoi sce­glie­re di de­vol­ve­re al Par­ti­to de­mo­cra­ti­co il 2 x 1000 della di­chia­ra­zio­ne dei red­di­ti”, che scu­sa­te se sono poche. “Non ti costa nulla e resta in­va­ria­ta la pos­si­bi­li­tà di de­vol­ve­re il 5 x 1000 e l’ 8 x 1000” e qui non ci siamo : il 2 x 1000 è sì vo­lon­ta­rio, ma viene sot­trat­to alle tasse che hai già pa­ga­to, ad esem­pio con le trat­te­nu­te in busta paga, e per­ciò è già di fatto pro­prie­tà dello Stato cioè tua. In altre pa­ro­le, il par­ti­to che se ne av­va­le si pren­de soldi tuoi che po­treb­be­ro ser­vi­re per mi­glio­ra­re le con­di­zio­ni di vita tue e di chi sta peg­gio di te. E in ef­fet­ti non si vede per­ché non pren­de­re i soldi che lo Stato use­reb­be per ospe­da­li, scuo­le e pen­sio­ni e darli al Pd. È che “nel 2013”, dice Bo­ni­fa­zi, “ab­bia­mo abo­li­to il fi­nan­zia­men­to pub­bli­co per ri­da­re cre­di­bi­li­tà e tra­spa­ren­za alla po­li­ti­ca”, le quali cre­di­bi­li­tà e tra­spa­ren­za si dis­so­cia­no però dalla di­chia­ra­zio­ne, visto che il de­cre­to del go­ver­no Letta, che Mat­teo s’è guar­da­to bene dal toc­ca­re, sta­bi­li­sce che il fi­nan­zia­men­to pub­bli­co re­ste­rà in vi­go­re fino al 2017, e anche da al­lo­ra i mec­ca­ni­smi di sov­ven­zio­ne pub­bli­ca ai par­ti­ti sono tanti e tali che non pe­ri­ran­no certo di ine­dia.
Poletti_BuzziIN­SOM­MA, que­sta mo­ne­ta ser­vo­no che “c’è bi­so­gno di un Pd par­te­ci­pa­to, plu­ra­le e unito”, tipo quel­lo che in que­ste ore si sta pie­gan­do ma non spez­zan­do alla Ca­me­ra su una legge elet­to­ra­le an­ti­de­mo­cra­ti­ca. “Un par­ti­to che sap­pia in­ter­pre­ta­re le spe­ran­ze degli ita­lia­ni” e ma­ga­ri con­so­lar­li dai di­spia­ce­re che avre­ta. “Il no­stro bi­lan­cio è pub­bli­co, tra­spa­ren­te, cer­ti­fi­ca­to e da que­st’an­no in pa­reg­gio”, trop­pa roba : che sia pub­bli­co, è vero, ma lo è anche il sito di Scien­to­lo­gy ; che sia tra­spa­ren­te e cer­ti­fi­ca­to sarà vero, ma se è così do­vrem­mo rin­gra­zia­re tutti i par­te­ci­pan­ti alle cene di fi­nan­zia­men­to di Renzi (tra cui l’in­da­ga­to per Mafia Ca­pi­ta­le, Sal­va­to­re Buzzi) nel caso de­ci­des­se­ro di ren­de­re pub­bli­co il loro con­tri­bu­to, visto che il par­ti­to non vuole co­strin­ger­li né è co­stret­to a farlo. Che il Pd sia in pa­reg­gio, in­fi­ne, ce ne ral­le­gria­mo, se non altro per­ché l’a­gia­tez­za im­pe­gna i cer­vel­li dei suoi di­ri­gen­ti a cer­ca­re vie crea­ti­ve di sov­ven­zio­na­men­to meno che non l’in­di­gen­za. Il cas­sie­re va al sodo : “Anche co­lo­ro che da que­st’an­no, come mo­da­li­tà della pre­sen­ta­zio­ne della di­chia­ra­zio­ne, hanno il mo­del­lo cd. ‘ pre­com­pi­la­to ’ pos­so­no de­vol­ve­re al Pd il loro 2 x 1000 ”, senza nulla a pre­ten­de­re. Del resto, visto il suc­ces­so del­l’an­no scor­so (16. 518 con­tri­buen­ti su quasi 30 mi­lio­ni hanno ver­sa­to il 2 x 1000 a un par­ti­to, e solo 10. 157 al Pd, che ha in­cas­sa­to 199 mila euro, quan­to Renzi riu­sci­reb­be a gua­da­gna­re in­vi­tan­do 199 per­so­ne a cena) al­l’i­po­te­si di ri­pe­te­re la per­for­man­ce siamo tutti un fric­ci­co. Co­mun­que, “ il Pd è la forza de­ter­mi­nan­te”, e se lo di­co­no loro ; in­fat­ti la que­stua si chiu­de con un ap­pel­lo strap­pa­la­cri­me : “So­ste­nia­mo­ci. In­sie­me sa­re­mo an­co­ra più forti”. E sic­co­me siamo de­mo­cra­ti­che e de­mo­cra­ti­ci noi al Par­ti­to Na­zio­na­le Ren­zi­sta gli diamo il 2, il 5 e l’ 8 x 1000, che non di­ca­no che noi siamo pro­vin­cia­li che siamo tirati.

Daniela Ranieri
Il Fatto Quotidiano 30.04.2015

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