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Farina e Malanga negano Conforti.

vito_pasquale“In Comune non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale e non conosco i termini della questione: in questo momento non so rispondere”.
Così il sindaco Pasquale Farina all’indomani delle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore Salvatore Conforti, che ha preannunciato nella sede del Pd cittadino la costituzione di un gruppo autonomo.
Nessuna convocazione all’orizzonte dunque da parte dell’esecutivo, che nega un pressing dei partiti e delle associazioni per l’azzeramento delle deleghe. Fuori dalle stanze del Municipio si parla di concentrazione eccessiva di potere nelle mani di un solo uomo. “Gli altri dicono che è tutto concentrato nelle mani di una sola persona, ma non è così” ribatte Farina.
Ad appoggiare “il silenzio stampa” del sindaco, l’assessore ai lavori pubblici Vito Malanga, che conferma la mancanza di “carte scritte” e quindi l’impossibilità a commentare. Il Pd intanto non vuole crisi di governo. Dalla riunione convocata dal segretario Sturchio è emersa con chiarezza la volontà di partecipare alla discussione sui grandi temi sovracomunali e interni che interessano il futuro della comunità.
Anche i democratici, però, chiederanno al sindaco di azzerare le deleghe.

Redazione
Ottopagine versione cartacea 19.02.2015

L’invito al sindaco Farina: il paese ha bisogno di unità
L’ex assessore Conforti
post caposele comune2La situazione politico-amministrativa a Caposele è sempre più in fibrillazione dopo la riunione di domenica sera tra alcuni esponenti della maggioranza ed il Partito Democratico. Tra gli attuali amministratori al tavolo c’era l’ex assessore Salvatore Conforti che, secondo indiscrezioni, insieme al vice sindaco Donato Cifrodelli ed il consigliere delegato alle tematiche ambientali Pietro Cetrulo dovrebbero costituire un gruppo autonomo in Consiglio comunale. Una situazione molto delicata, quindi, a Caposele dove da qualche settimana si inizia a parlare anche di una poltrona del sindaco Pasquale Farina molto traballante come raccontano i bene informati.
Ad intervenire, però, è proprio Salvatore Conforti che racconta il suo punto di vista ed il senso della sua azione.
“Esiste, di fatto – commenta Conforti – uno squilibrio notevole nella gestione amministrativa del Comune e tale operazione che già si era verificata nella precedente legislatura è stata leggermente attutita da una piccola compensazione delle deleghe. La situazione si è notevolmente aggravata quando io ho restituito al Sindaco le mie deleghe, infatti, da quel momento nulla è successo per un riequilibrio, anzi esattamente il contrario. La compagine amministrativa ha avuto un fermo cifrodelli_cetruloingiustificabile, proprio a causa di questo squilibrio che il sindaco ha avallato.
E’ stata chiesta a più riprese una verifica politica seria con la complicità dei partiti e delle organizzazioni che hanno accompagnato la lista del Cuore, inoltre tale situazione di malessere e di disagio ha minato seriamente l’autonomia del gruppo amministrativo. Dando vita ad un gruppo autonomo siamo in attesa che il sindaco decida per l’azzeramento delle deleghe e la ripartenza in grande equilibrio. A tale richiesta, è stata già data una risposta negativa per cui con l’avallo del Pd e di chi ha a cuore le sorti del Paese per un momento nuovo di politica condivisa, percorro la strada dell’autonomia anche ponendo le basi per un gruppo più ampio ed aperto a nuovi scenari politici che possano inglobare elementi della squadra è fondamentale e non può essere calpestata dalla protervia e dalla indifferenza di alcuni.
La politica attraverso un percorso di condivisione, di scambio di dialettica politica anche con la stessa minoranza, interpellando partiti, associazioni, gruppi di persone ed organizzazioni e tutti coloro che hanno dentro una piccola fiammella che si illumina per il paese e mettere da parte, finalmente, chi invece questa luce la vuole spegnere ad ogni costo.
Caposele, se vogliamo ancora tentare un salvataggio, ha bisogno di unità prima che sia troppo tardi”.

Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 19.02.2015

One Reply to “Farina e Malanga negano Conforti.

  1. E’ inutile fare chiacchiere, non si può stare insieme al Despota.
    A queste tardive aperture mentali bisogna dare seguito con i fatti, non si può sperare in una ridistribuzione di incarichi o deleghe; sembrerebbe un contentino.
    O si tirano fuori i coglioni con la sfiducia, o è tutta fuffa.

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