L’amministrazione indice il bando di gara per installare la telelettura interna. La struttura commissariale della Pavoncelli finanzia il Comune per controllare l’Aqp. Malanga: Ridurre i consumi per economicizzare il sistema e monitorare le perdite”.
Per la prima volta dopo più di un secolo dalla ratifica della convenzione con l’Acquedotto Pugliese per il trasferimento dell’acqua, il Comune installa dei contatori con tele lettura presso le derivazioni delle condotte di adduzione idrica alle reti comunali. “Si tratta dell’installazione di contatori di linea deputati alla misurazione del consumo interno, al monitoraggio di eventuali perdite delle reti, e a garantire un contraddittorio nei confronti dell’Aqp” spiega l’assessore ai lavori pubblici Vito Malanga. L’investimento è stato sostenuto con fondi di cui al decreto del commissario delegato per la realizzazione del raddoppio della galleria Pavoncelli Bis, che ha destinato una quota di 750mila euro per la realizzazione di opere straordinarie consistenti nella realizzazione di interventi di rifacimento e riparazione delle reti idriche gestite dal Comune. La spesa complessiva del progetto riguarda l’istallazione di nove contatori con tele lettura e ammonta a poco meno di 150mila euro. “Per la prima volta il Comune ha avuto la possibilità di aggiungere altri contatori di linea che misurano l’acqua delle sorgenti, alternativi a quelli dell’Aqp: in questo modo riusciamo a sapere il consumo interno” continua. Dal tesoretto di 1milione e 350mila euro trasferito nelle casse comunali dalla società pugliese per la stipula della convenzione, il Comune deve sottrarre il consumo interno. Una cifra mai quantificata prima dagli amministratori, che si sono visti recapitare il saldo direttamente da Bari. Secondo le prime stime effettuate dall’assessore, l’Aqp ha sottratto dal fondo annuale una cifra che si aggira fra i 150 e i 220mila euro. Ma per il primo anno, la decurtazione della spesa è stata pari all’80 per cento, mentre nel secondo è pari al 60 per cento, nel terzo pari al 40, per poi azzerarsi negli anni successivi. Non solo. Le tariffe applicate a Caposele dall’Aqp sono equivalenti a quelle della Puglia, senza nessuna agevolazione prevista per il “paese di sorgente”. Stando alla convenzione stipulata inoltre, il fondo trasferito alle casse comunali viene ridotto di anno in anno. “Dai 363litri al secondo in dotazione del Comune bisogna sottrarre il deflusso minimo vitale per il fiume e il consumo interno. Bisogna considerare anche che insistono nel comune circa 60 chilometri di acquedotto che raggiunge tutte le zone rurali”. Nonostante i caposelesi l’acqua non l’abbiano mai pagata, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di ridurre i consumi e trattenere quanto più è possibile nelle casse comunali. “Vogliamo economicizzare il sistema e riuscire a limitare il consumo per dedicare il fondo ad altre opere” conclude.
di Elisa Forte
Ottopagine versione cartacea 02.10.2014
Ipocrisia allo stato puro.
Dopo una convenzione scritta da dilettanti, ci propinano
la scusa dei contatori con i soldi del CIPE:
Peccato non aver speso quei soldi x la collettività con qualche opera utile.
Invece li spendono x i contatori; chi ci guadagna?
AQP ci ha inculato di nuovo sicuramente!!
Grazie sindaco……