GIÀ UN ANNO fa, l’ex ministro dell’Istruzione e della Ricerca Francesco Profumo aveva chiesto all’agenzia spaziale maggiore trasparenza soprattutto in tema di nomine, richiedendo di avviare la procedura della gara pubblica. A scuotere l’allora ministro, la vicenda dello stesso Enrico Saggese, presidente attuale dell’Asi, ex dirigente di Finmeccanica durante la gestione Guarguaglini. Nonostante la presidenza dell’Asi, lo scorso novembre Enrico Saggese ha nominato se stesso anche alla presidenza della Cira, il centro italiano ricerca aerospaziale, con sede a Capua, che dell’Agenzia Spaziale è una controllata.
Dal novembre scorso ad oggi, stando alla denuncia finita sulla scrivania del pm Paolo Ielo, non è cambiato molto. L’inchiesta è ancora in una fase iniziale, e per adesso non ci sono né indagati né ipotesi di reato, anche se si è decisi a far chiarezza una volta per tutte sulla gestione dell’Ente, anche in passato al centro delle polemiche per le spese.
“I dipendenti dell’Asi – è scritto nella denuncia – assistono da tempo, con crescente sconcerto, alla dissipazione di risorse pubbliche ed alla gestione privatistica che viene fatta dagli organi societari. In particolare è diventato sempre più intollerabile il “patto scellerato” che si è stretto tra questo Presidente (Enrico Saggese) ed il Collegio dei Revisori dei Conti che, mentre sembrano essere attenti e pignoli, nella realtà tollerano, per interessi personali incomprensibili, le condotte illecite del Presidente e della parte del Cda che lo spalleggia”. Che questo “patto scellerato” come lo definiscono i legali nella denuncia, esista davvero è tutto da verificare.
E IL POOL di avvocati che ha firmato l’esposto cita i casi in cui quel denaro pubblico sarebbe stato sprecato. Il primo riguarda un contratto tra Asi e Finmeccanica stipulato il 7 luglio 2011. Il contratto prevede le prestazioni di cinque dipendenti di Finmeccanica per Asi. Si tratta di un Executive manager, 3 program manager e un assistant, ossia una segreteria.
Lo scopo della convenzione è quello di “esaminare la possibilità di costituire specifiche società tra soggetti pubblici e privati, con la partecipazione Asi (..) La Convenzione tende a permettere da parte dell’Asi l’utilizzo sinergico di risorse ecompetenze esistenti presso la Finmeccanica attraverso l”impegno, a titolo oneroso, di risorse qualificate, dipendenti da aziende del gruppo Fin-meccanica”.
Non è molto chiaro cosa facciano concretamente i cinque profili richiesti; lo è molto di più il compenso: 500 mila euro l’anno, più cinquanta mila euro per il rimborso spese. La cifra si riferisce al costo totale per Asi di tutti e cinque i profili. “Asi –scrivono i denuncianti- paga una cifra iperbolica (290 euro ogni ora) per alcune persone Finmeccanica (che non si capisce quale menzione abbiamo)”.
ADESSO QUESTO contratto è finito al vaglio degli inquirenti. Come pure le altre spese di cui si parla nella denuncia. Tra queste il “Viaggio premio con Safari incorporato a Malindi in Kenya che l’agenzia spaziale ha pagato ad un dipendente, il rimborso auto dalla Calabria per un altro, e i buoni pasto che alcuni si fanno consegnare per tutti i giorni del mese, anche se vengono sporadicamente”.
Per non parlare delle consulenze, che nella denuncia sono definite “inutili” e che sarebbero affidate “solo ad amici e solidali”, come quelle per gli studi legali che costano all’Asi 70 mila euro l’anno per un solo avvocato.
L’ufficio stampa dell’Ente, contattato da Il Fatto, smentisce e chiarisce “Abbiamo una base storica a Malindi. Nel 2011 il collegio di revisori dei conti è andato lì per un giro ispettivo. Sul Safari non c’è dubbio che sia falso”. Ma giustificheranno tutto ai magistrati.
Il Fatto Quotidiano 15.06.2013
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