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Amici del Pdl, l’amnesia vince sull’odio. Basta la droga giusta

 Anch’io, come molti osservatori politici, rabdomanti, maghi, saltimbanchi, notisti, corsivisti, l’uomo cannone, vicedirettori del Corriere , difensori del Cesena, collezionisti di mucche frisone e Liberali Rinati del Settimo Giorno, vorrei lanciare un appello ai moderati del Pdl. Eccolo.

Egregi Moderati del Pdl, loro sedi.

Gentili signori, secondo il Guinness dei Primati, il numero di cazzate che un essere umano può compiere nell’arco di una vita è praticamente infinito (detiene il record un tale John Keller, di Kansas City, con 124.675 stupidaggini), ma può essere azzerato da una sola cosa buona, fatta nel momento giusto. Ecco, una specie di amnistia. Dunque, se oggi voi voleste assecondare le preghiere di molti moderati, potreste con un solo gesto di buona volontà procurarvi una specie di indulgenza plenaria (per farvi capire: un condono tombale). Mi spiego: se voi adesso dite che non volete votare, che volete continuare nell’entusiasmante esperienza del governo Letta, se lascerete Silvio Berlusconi alle sue ambasce e al suo cagnolino, noi promettiamo di dimenticarci tutto. Ci sono droghe apposta, tipo quelle che sparava Diabolik, e uno non si ricorda più di niente. Niente processo lungo, processo corto, processo così così. Niente legge Cirielli, niente Lodo Alfano, niente nipote di Mubarak, niente insulti a Beppino Englaro e a sua figlia, niente legge sul falso in bilancio, niente affari alla Maddalena, o a L’Aquila, niente Dell’Utri, niente Previti, niente di niente. Ricordate, cari moderati del Pdl: l’amnesia vince sempre sull’invidia e sull’odio, per cui 60 milioni di cittadini italiani, assumendo apposite sostanze chimiche, potrebbero scordarsi di tutto questo e di altro ancora.

LA SOMMINISTRAZIONE potrebbe avvenire attraverso il ministero della Sanità di Beatrice Lorenzin, già avanti col lavoro: dice che la nuova Forza Italia somiglierà ai greci di Alba Dorata, segno che ha già provato su di sé il nuovo farmaco e si è scordata di venire da lì. Naturalmente non basta che gli italiani si dimentichino tutto, bisognerà cancellare anche tutte le tracce, per cui milioni di giovani disoccupati verranno inviati negli archivi a cancellare dichiarazioni, strappare pagine di giornali, formattare hard-disk, bruciare reperti audio-video. Non si possono fare le cose a metà, è giusto che se si dimentica si dimentichi tutto. Anche le gesta di Gasparri, anche le magliette della Mussolini, anzi, anche la Mussolini tutta intera, che è meglio. Naturalmente per usufruire di un tale servizio bisogna dimostrare di essere moderati sul serio. Tipo Quagliariello, per dire. O tipo il compagno Cicchitto, quello che, in un sussulto di moderatismo, pretendeva persino che ci fosse il dibattito dopo un discorso di Berlusconi, povera stella. Naturalmente dimostrarsi moderati dopo vent’anni al servizio dell’uomo della Provvidenza non sarà facile: gli esami, le prove attitudinali e i test psico-fisici si terranno da questo giovedì (informarsi presso i comuni di residenza). Agli esami per l’abilitazione a “moderato del Pdl” bisognerà presentarsi sobri, e portare una biro. Sono ammessi agli esami anche tutti quegli osservatori politici, rabdomanti, maghi, saltimbanchi, notisti, corsivisti, l’uomo cannone, vicedirettori del Corriere, difensori del Cesena, collezionisti di mucche frisone e Liberali Rinati del Settimo Giorno che negli ultimi vent’anni hanno scambiato B. per un moderato. A loro, però, prima facciamo l’alcoltest, l’esame della vista e la perizia psichiatrica.

di Alessandro Robecchi
Il Fatto Quotidiano 02.10.2013

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