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Rifiuti zero, come aiutare le comunità: Ciacci a Caposele

Locandina_rifiutizeroCosa succederebbe in Italia se tutti mettessero in pratica la Strategia “Rifiuti Zero”, attraverso le “buone pratiche” già in atto a Capannori (Lucca) e in altri 135 comuni italiani con 3,5 milioni di abitanti già coinvolti? Che benefici, in ordine economico, ambientale e sociale se ne trarrebbero? Lo si chiederà ad Alessio Ciacci, ex assessore al comune di Capannori, eletto Personaggio Ambiente 2012, a Caposele il 12 luglio dove, presso l’aula Polifunzionale in Piazza XXIII Novembre si terrà la conferenza “Verso rifiuti zero, come una strategia può aiutare le comunità” aperta a cittadini ed amministratori. L’evento è stato organizzato con il sostegno dell’associazione di secondo livello “Uniti nella valle” e, nello specifico, dalle due associazioni locali “S.I.L.A.R.I.S.” e “Luciano Grasso”, da sempre sensibili alle tematiche ambientali, nonché dall’Amministrazione Comunale. Interverranno Carlo Sibilia, deputato e segretario alla Commissione Affari Esteri e Comunitari e Concetta Mattia, dirigente nazionale ANPAS. Sarà presente, in veste di moderatore, Virginiano Spiniello de “l’Albero Vagabondo”, giornalista ambientale.
La finalità dell’evento è quella di portare all’attenzione dei decisori esempi pratici di come sia possibile passare in pochi anni dallo spreco ad un uso efficiente delle risorse, dimostrando ai cittadini e ai responsabili politici che Rifiuti Zero è già una realtà in continua evoluzione. Non è solo un obiettivo economico, sociale, ma è anche un obiettivo di civiltà: abbiamo il dovere di vivere e lavorare secondo standard ottimali e di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto dalle generazioni che ci hanno preceduto.
Rifiuti Zero richiede la responsabilità della comunità per ridurre, separare, raccogliere e riciclare i rifiuti, ma richiede anche la responsabilità industriale nel progettare e produrre migliori prodotti, più durevoli, riciclabili e ad alta efficienza energetica. L’obiettivo consiste nel minimizzare, fino ad azzerare, la produzione di oggetti costruiti con materiali tossici o non riciclabili sempre nell’ottica di non arrivare al problema finale: il rifiuto. La strategia si propone di dare un valore e un’utilità agli oggetti che hanno esaurito la fase del consumo. In questo modo non esisteranno più i rifiuti e i problemi legati ai rifiuti. Zero rifiuti = Zero problemi. Tanto più ci si avvicina all’obiettivo Rifiuti Zero, inoltre, tanto meno si ha la necessità di discariche e/o inceneritori. E’ giunto il momento di portare le idee Rifiuti Zero nelle nostre zone, dove l’emergenza rifiuti resta sempre un problema scottante ed attuale. E’ dimostrato che, se c’è connubio tra la volontà politica e quella civile, è possibile raggiungere livelli elevati di riciclo e ridurre la produzione di rifiuti.

Redazione
Il Ciriaco

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