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Sì all’acqua minerale del Terminio

sorgenteVia libera dal ministero della Salute: accolta la richiesta dell’Alto Calore. Riconosciuta la sorgente del Baiardo di Montemarano, a breve la pubblicazione sulla G.U. Soddisfatto D’Ercole: grande opportunità di crescita e sviluppo per la nostra provincia.


AVELLINO – L’Irpinia ha la sua acqua minerale. Il Ministero della Salute ha infatti riconosciuto l’acqua del Terminio della sorgente Baiardo del comune di Montemarano per l’imbottigliamento e la vendita. Il via libera ministeriale chiude una partita aperta dall’Alto Calore Servizi con la domanda del 25 settembre 2012. Il decreto dello scorso 28 marzo sarà ora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e comunicato alla Commissione europea. «Il sì del ministero della Salute – precisa il presidente dell’Acs Franco D’Ercole – apre nuove prospettive di crescita e sviluppo per la nostra provincia». Una sfida lanciata da tempo e già da anni al centro del confronto e del dibattito in Irpinia. La sorgente del Baiardo fu individuata dalla Società Meridionale del Sannio, oggi divenuta Enel, circa sessanta anni or sono, durante i lavori di scavo di una galleria per convogliare le acque del Calore alla Centrale idroelettrica della vicina S.Mango sul Calore. Si tratta di una sorgente sui generis, poichè è costituita da varie vene idriche sotterranee. Non pochi indizi fanno presumere che essa sia alimentata dal grosso acquifero dell’unità idrogeologica del massiccio “Terminio- Tuoro”. Per l’opera di presa dell’acqua è stata costruita una galleria drenante per intercettare le vene e convogliare in una galleria-serbatoio.

Da questa, attraverso un’altra galleria di accesso, le acque sono convogliate in una stazione di sollevamento per essere addotte all’impianto di Cassano Irpino e a quello di Canali nel nostro Comune e continuare così il loro non breve cammino anche fuori della nostra provincia. Le sue acque non sono una parte della falda che alimenta le vicine sorgenti di Cassano Irpino, ma che costituiscono una falda indipendente, cioè sono un’altra sorgente. Il via libera del ministero apre ora una nuova fase in provincia, in quanto l’Alto Calore, in stretta sinergia con il comune di Montemarano e le altre amministrazioni direttamente interessate, dovrà regolamentare al meglio le procedure per l’assegnazione delle attività di imbottigliamento, e quindi di successiva etichettatura e vendita sul mercato.

Redazione
Ottopagine 14.04.2013

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