L’INPS sbugiarda il JobsAct di Renzi che si sta mostrando per quello che è: un disastro di riforma del lavoro che sta riducendo gli italiani in miseria. È odioso dire “ve lo avevamo detto” eppure ci risiamo: l’ennesima grande balla gonfiata ad arte da questo Governo.
L’INPS rivela dati aggiornati ed inquietanti. Nei primi dieci mesi del 2016, al netto delle trasformazioni, i contratti a tempo indeterminato sono stati 1 milione e 370 mila, ne sono cessati ben 1 milione e 308 mila, cioè un saldo positivo di appena 61 mila unità. L’Osservatorio dell’INPS conferma che questo dato è peggiore dell’89% rispetto al saldo positivo di 588.039 contratti stabili dei primi dieci mesi del 2015. Perché questo crollo? Semplice, riduzione degli incentivi: diminuito il doping, sgonfiato il muscolo.
A proposito di doping: aumentano i voucher del 32%, utili a gonfiare i dati sull’occupazione. Ben 121,5 milioni i voucher per remunerare con un valore nominale di 10 euro il lavoro occasionale. A diminuire in questo caso, solo i diritti e le speranze degli italiani che ormai vivono una situazione di caporalato legalizzato.
Sempre l’Osservatorio dell’INPS conferma il triste trend dei licenziamenti: ben +3,4%, passando dai 490.039 agli attuali 506.938. Gran parte di questi per motivi disciplinari, passati da 47.728 a 60.817; e poi qualcuno si chiede ancora perché difendevamo ARTICOLO 18 e contestavamo le (inesistenti) tutele crescenti. Soldi pubblici, ben diciassette miliardi di euro gettati in decontribuzioni e bonus, senza i quali torna tutto come prima e anche peggio. Alla faccia delle riforme strutturali, anche queste precarie, almeno in questo il governo Renzi è stato coerente. Eppure doveva essere la “volta buona”, e lo è stato, ma solo per erodere i diritti dei lavoratori che oggi tra JobsAct e Riforma Fornero si trovano imprigionati in un mercato del lavoro infernale.
Mentre si continua a spostare l’attenzione da una parte all’altra, l’Italia affonda. L’Italia di Renzi e Gentiloni è quella fondata sui voucher, con cui puoi permetterti al massimo un pasto in un fast food.
Infatti aumentano i poveri relativi e quelli assoluti: +141% negli ultimi dieci anni. Oggi infatti l’8% degli italiani, cioè ben 4,6 milioni di persone, vivono in uno stato di indigenza assoluta. Un dato vergognoso che raffrontato con il dato Istat-Eurostat del 2005, dove la popolazione in povertà assoluta era meno di 2 milioni, evidenzia l’unica crescita che gli ultimi governi hanno saputo realizzare: la povertà degli italiani.
L’undici gennaio la Corte Costituzionale deciderà sull’ammissibilità del referendum sul JobsAct. Se ci sarà la possibilità di andare al voto ed esprimere il parere del popolo sovrano sull’azione del governo, ricordatevi di questi numeri. Dopo il 4 dicembre prepariamoci a dare un altro schiaffone all’arroganza e alle prese in giro di questo esecutivo.
di Mattia Fantinati