“Come la Fondazione Vedrò dell’allora premier Enrico Letta veniva finanziata dalle lobby del gioco d’azzardo, poi ricompensate con il famoso condono da 2,5 miliardi nel decreto Imu, così oggi scopriamo che anche la Fondazione Open dell’attuale Presidente del Consiglio è finanziata da lobby come la British American Tobacco (BAT), che nel 2014 ha versato nelle casse della Fondazione 100 mila euro. Secondo un’inchiesta pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano, a luglio scorso il Ceo della multinazionale delle sigarette incontra il premier proprio nei giorni in cui si parla del riordino delle accise sul tabacco e più tardi, secondo la ricostruzione de Il Fatto, la partita si chiude con la BAT che ottiene per le marche di fascia bassa di sigarette una tassazione più agevolata rispetto a quella prevista in principio, evitando così il pericolo di una stangata. Alla luce di quanto emerso da questa inchiesta ci chiediamo: è normale che un Presidente del Consiglio possa continuare a farsi finanziare la propria Fondazione da grandi gruppi di potere direttamente interessati dalle scelte dell’esecutivo? Quanto questi finanziamenti arrivano a condizionare queste scelte? Sono domande legittime, che se inevase gettano ombre inquietanti sull’azione del governo. Per questo chiediamo che il premier venga a riferire in Parlamento.” Bruno Marton, capogruppo M5S Senato
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