Era appena il 19 aprile e si diffondeva la notizia dell’affondamento dell’ennesimo barcone con oltre 700 morti. Commozione, dirette televisive, il Presidente del Consiglio che volava ad un Consiglio europeo sostenendo che non si poteva continuare così, con l’Italia impegnata da sola ad affrontare l’emergenza e tutti gli altri partners europei a guardare.
Oggi, 5 maggio, si apprende che si sia consumata analoga tragedia, ma con appena qualche decina di morti, per cui lorsignori del potere e dei media non si fermano, non chiedono il minuto di silenzio o l’istituzione della giornata in memoria delle tragedie dei barconi.
Piuttosto continuano a fare come hanno sempre fatto: Renzi se ne va a fare campagna elettorale in Trentino con i classici voli di Stato, dimostrando di esser veramente “rottamatore del passato” sobrio nei suoi spostamenti perchè rispettoso dei diritti dei contribuenti che pagano anche il suo affannarsi in giro per l’Italia a cercare voti per il PD; il cda di Ei Towers (gruppo Mediaset) viene indagato per aggiotaggio in merito al tentativo di acquisto di Rai Way; Civati fa sapere che se non verrà ridiscusso il ddl sulla scuola lui ed i suoi potrebbero uscire dalla maggioranza costituendo gruppi autonomi.
Per loro uno ‘non’ vale uno. I morti in fondo al mare possono aspettare. Per quello la propaganda è già stata fatta.
Nicola Morra