Il Commissario delegato alla Pavoncelli Bis. I movimenti e le associazioni si oppongono allo “scempio ambientale”.
Caso Saure sempre aperto a Caposele. Il Pozzo A in una delle località più caratteristiche e tradizionali della Valle del Sele è stato definito un vero e proprio scempio ambientale dai cittadini, associazioni, partiti e circoli politici che si sono organizzati in un vero e proprio comitato che ha anche proposto una soluzione tecnica che eviterebbe il capannone che si sta costruendo.
Sono ripresi i lavori che, come spiega il commissario della Pavoncelli Bis, Roberto Sabatelli, andranno avanti secondo il progetto originale perché non è stata capita, dal comitato, la disponibilità ad una discussione e ad una mitigazione ambientale.
“I lavori al Pozzo A in località Saure – commenta il commissario della Pavoncelli Bis 
Roberto Sabatelli – andranno avanti in base al progetto originale e non ci sarà nessuna modifica, infatti, la mia disponibilità ad un confronto per un’importante mitigazione ambientale non è stata capita.
Il tutto è stato confermato dopo un ultimo incontro avuto in Comune con il sindaco durante il quale mi è stato presentato un documento del comitato nel quale si parla, nuovamente, della certificazione d’impatto ambientale che non si avrebbe prima di molti mesi ed ecco perché, a questo 
punto, andremo avanti con il progetto originale perché non si può perdere ulteriore tempo. Ripeto che la mia disponibilità ad una mitigazione ambientale è stata fraintesa. Per il resto fra qualche giorno dovrebbe arrivare il parere ufficiale del Ministero dell’Ambiente rispetto alla cava da utilizzare per alcuni rifiuti che vengono prodotti dai lavori per la Pavoncelli Bis.
Appena arriverà il parere riprenderemo a pieno regime i lavori della Pavoncelli Bis con la speranza che possano continuare, senza alcun altro tipo di problema, a pieno ritmo perché i tempi si sono già allungati in molte occasioni”.
Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 14.04.2015
