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Incarichi comunali, botta e risposta fra Cione e Sturchio.

cione_sturchioIl Circolo del Pd Caposele finisce sotto i riflettori e diventa cassa di risonanza dell’amministrazione comunale.
Il Gruppo consiliare comunale Caposele Futura attacca il coordinatore dem Armando Sturchio, accusando il partito di non voler prendere posizione nei confronti della giunta Farina, e in particolare rispetto agli incarichi professionali affidati da soli due componenti della giunta. “Caro Armando, come vedi, siamo noi che poniamo la questione del metodo. Non è possibile chiudere gli occhi per far finta che le cose non esistano” scrive Antonio Cione.
“Chiedo al Pd, anziché di alzare inesistenti polveroni, di uscire allo scoperto e di prendere posizione chiara e puntuale sulle questioni poste sul tappeto, sollecitando l’amministrazione ad annullare le delibere (incriminate)”.
Agli attacchi, intanto replica il segretario Pd caposele, che oltre ad invitare Cione a trasferire il dibattito in un luogo fisico chiarisce: “La giunta tète a tète non è politicamente corretta… il Pd ha più volte e in più occasioni sollecitato il vice sindaco a a redigere un nuovo regolamento che prevedesse le short list e rotazioni; e che si occupasse non solo degli incarichi legali, ma regolamentasse tutti gli incarichi professionali in genere, ed i piccoli lavori di edilizia. E’ stata pubblicata a tale proposito una delibera comunale” conclude.

Redazione
Ottopagine 06.02.2015

Caposele, il Pd a Cione: la politica non si fa a colpi di carte bollate.

Il dibattito politico a Caposele è sempre più acceso e ricco di colpi di scena. Dopo le dichiarazioni del capogruppo di opposizione, Antonio Cione, arriva decisa la replica del Partito Democratico locale che difende con decisione le sue idee e le sue posizioni.municipio_logo
“Ci dispiace – dicono dal Pd di Caposele – che il consigliere Antonio Cione la prenda come un fatto personale. Il nostro è un appello, rivolto a tutti, ad usare un pò meno lo strumento della carta bollata e un pò di più la pratica delle argomentazioni, del confronto pubblico e del dibattito, anche serrato e senza esclusione di colpi, per misurarsi sui problemi concreti della nostra comunità. E’ proprio l’abuso della carta bollata che avvelena il clima che ci allontana dalle questioni di interesse generale e porta lo scontro politico sul terreno del conflitto e dell’odio personale. Quel veleno e quell’odio che lo stesso consigliere sente intorno a sé e di cui tutti dobbiamo liberarci, nell’interesse generale. Ci dispiace, inoltre, che il consigliere di Caposele Futura, pure a suo dire attento a seguire le vicende locali, non sia sia reso conto che negli ultimi mesi il circolo del Partito Democratico abbia avuto un dibattito pubblico serrato con l’amministrazione comunale, sempre alla luce del sole e sempre su temi di interesse generale. Spesso avendo punti comuni di visione anche con il circolo dell’Arcobaleno o come con Caposele Futura stessa in occasione della opposizione alla Via presentata dall’Acquedotto Pugliese. Senza visioni preconcette, né atteggiamenti faziosi quindi, ma solo, semmai, con un metodo di dissenso semplicemente diverso.
Quanto alle lezioni di trasparenza e legalità non ci permettiamo di darle a nessuno. Più che professarle, preferiamo praticare la trasparenza e la legalità in tutti i nostri comportamenti quotidiani. 
Anche per questo, riteniamo la carta bollata uno strumento estremo da usare, per senso civico, quando serve e non una clava di cui abusare per fare lotta politica di parte”.

Redazione
Il Quotidiano del Sud 06.02.2015

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