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Aemilia: la “mafia capitale” del Nord che il M5S denunciava da anni

diall Movimento 5 Stelle plaude alla grande operazione antimafia ‘Aemilia’ condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bologna e dai Carabinieri contro la ‘ndrangheta e il clan Grande Aracri con le sue infiltrazioni in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria, Sicilia.

Da anni a livello politico e parlamentare, in Regione e nei Comuni interessati, il Movimento 5 Stelle denunciava queste collusioni facendo ‘nomi e cognomi’, attraverso interventi pubblici e atti istituzionali riguardanti in particolare diversi arrestati.

I boss del clan Grande Aracri, il consigliere comunale reggiano Giuseppe Pagliani (Forza Italia), l’imprenditore calabrese residente nel reggiano Giuseppe Iaquinta, padre dal calciatore Vincenzo, l’imprenditore modenese Augusto Bianchini, il suo dipendente Michele Bolognino, il modenese Giulio Gerrini, responsabile dei lavori pubblici del Comune di Finale Emilia: tutti sono stati oggetto di nostre denunce pubbliche e politiche, interrogazioni o esposti su vari fronti per la legalità.

Il 3 febbraio 2013, con Beppe Grillo in piazza a Reggio Emilia, di fronte a 6.000 cittadini, denunciammo le collusioni di Pagliani (FI) con la ‘ndragheta del clan Grande Aracri e imprenditori calabresi che durante una cena avevano cercato di organizzare una offensiva politico-mediatica contro il prefetto di Reggio Emilia De Miro, ‘reo’ di aver emesso interdittive antimafia contro aziende colluse.

Lo denunciammo nuovamente il 9 maggio 2014 in piazza a Reggio Emilia,sempre con Beppe Grillo e i nostri portavoce Sarti, oltre che con interrogazioni in Parlamento, quando Pagliani si candidò per il consiglio comunale di Reggio Emilia e fu eletto nelle liste berlusconiane.

Nel frattempo a ottobre 2014 la nostra Maria Edera Spadoni fu intimidita per aver nominato in un comizio in piazza il nome del clan Grande Aracri.

Ripetemmo l’allarme infiltrazioni legato a Pagliani il 1° novembre 2014, con la nostra Giulia Gibertoni oggi consigliere regionale, quando il berlusconiano si candidò alle regionali alleato al leghista Fabbri e ancora di fronte all’ex magistrato Caselli e al procuratore Spataro il 7 novembre 2014 con Maria Edera Spadoni. Pagliani si difese dicendo: “era una cena pubblica con persone a me sconosciute”. Lo stabilirà la Magistratura se erano così “sconosciute”…

Il candidato della Lega di Salvini Alan Fabbri, con cui il berlusconiano arrestato era in coalizione, dichiarò: “non è vero niente”.
Salvini deve fare una sola cosa: tacere.

Ma non è finita qui. Il 5 dicembre 2014 i consiglieri comunali M5S di Reggio Emilia hanno chiesto di ascoltare nella Commissione legalità del Comune il giornalista Giovanni Tizian, in merito ad un suo articolo pubblicato su L’Espresso del 2 dicembre 2014, dove profeticamente preannunciava diversi fatti poi emersi e parlava d’interrogatori anche all’attuale sottosegretario Delrio e alla moglie dell’attuale sindaco di Reggio Emilia Maria Sergio come persone informate sui fatti.

Nello stesso articolo si anticipava l’operazione mediatica che vedeva collusi il giornalista Gibertini-Pagliani e i Sarcone. Tutti arrestati.

Altro arrestato, l’imprenditore modenese Augusto Bianchini e altre denunce del M5S con esposti e interrogazioni in Parlamento per le sue attività legate alla ricostruzione post terremoto e la rimozione di amianto.

Al M5S non era sfuggito nemmeno il nome di Michele Bolognino e quello diGiulio Gerrini, responsabile dei lavori pubblici del Comune di Finale Emilia.

C’è infine l’arresto ‘eccellente’ di Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore azzurro Vincenzo. Quando a settembre Iaquinta tentò di acquistare il Mantova Calcio, il vice presidente della Commissione Antimafia Luigi Gaetti (M5S) presentò una interrogazione su questa oscura operazione che poi sfumò.

Da tutti i partiti vennero solo silenzio assoluto e spallucce alzate. E oggi?

Ai cittadini ci siamo presentati con una promessa: riportare la legalità nelle istituzioni. La musica sta cambiando. Non mettiamo più la testa sotto la sabbia!

Scritto da M5S Senato News

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