Il rischio per i consumatori di perdere informazioni utili sui prodotti alimentari diventa sempre più concreto.
Dal 14 dicembre, infatti, non ci sarà più l’obbligo di specificare in etichetta lo stabilimento di produzione dei prodotti alimentari. Noi del M5S non siamo rimasti a guardare, passando dalle parole ai fatti: abbiamo scritto una proposta di legge sulle etichette alimentari molto chiara e concisa per far sì che l’Italia mantenga in etichetta l’obbligo di citare lo stabilimento di produzione.
Siamo arrivati a questo punto in seguito al prolungato silenzio su questa vicenda; da diversi mesi il M5S ha presentato prima un’interrogazione, poi una risoluzione, un’interpellanza e pure delle lettere rivolte ai Ministri di competenza (Guidi e Martina) senza ottenere delle risposte concrete.
Il problema non è di poco conto e tocca sia le corde dei produttori che dei consumatori. Ad oggi, infatti, i produttori potevano apporre sull’etichetta dei prodotti alimentari, oltre agli ingredienti, anche la sede dello stabilimento di produzione o confezionamento. Un dato fondamentale per orientarsi nella scelta di un prodotto rispetto ad un altro e per difendere il Made in Italy dalla possibilità di contraffazioni. Il deputato Paolo Parentela ha presentato una proposta di legge per l’Indicazione della sede dello stabilimento di produzione e confezionamento.
Se anche tu come noi condividi questa battaglia, fai sentire la tua voce e invia subito ai ministri una mail usando il form di seguito per ricordargli che non c’è più tempo. Più siamo e più sarà imbarazzante il loro silenzio, saranno costretti ad ascoltarci e muoversi!
Jean-Claude Juncker è il presidente della Commissione Europea. Non è stato eletto da nessuno e sul suo passato (ma anche sul presente) gravano le pesanti ombre del caso lussemburghese. Non ve lo ricordate? Junker è stato il Primo Ministro dello scandalo LuxLeaks. L’uomo che, di fatto, ha permesso miliardi e miliardi di Euro di evasione […]
Tutti ricordano l’apparizione di Renzi, allora sindaco di Firenze, alla trasmissione Amici di Maria De Filippi, con indosso un giubbino di pelle stile Fonzie. Già allora emergeva chiaramente la sua abilità nel sapersi adattare alle aspettative e ai gusti del pubblico: una strategia vincente, mutuata dal marketing, che consiste nell’ammiccare, strizzare l’occhio, compiacere, blandire, assecondare […]
Ha fatto bene Renzi a visitare Baghdad, dove ha incontrato il governo di quel che resta dell’Iraq, e poi anche il campo profughi di Erbil, dove ha parlato con i capi dell’enclave autonoma curda. Ha fatto male invece a non telefonare subito a Roma per bloccare le allegre ministre Mogherini & Pinotti che stavano incassando […]