Il rischio per i consumatori di perdere informazioni utili sui prodotti alimentari diventa sempre più concreto.
Dal 14 dicembre, infatti, non ci sarà più l’obbligo di specificare in etichetta lo stabilimento di produzione dei prodotti alimentari. Noi del M5S non siamo rimasti a guardare, passando dalle parole ai fatti: abbiamo scritto una proposta di legge sulle etichette alimentari molto chiara e concisa per far sì che l’Italia mantenga in etichetta l’obbligo di citare lo stabilimento di produzione.
Siamo arrivati a questo punto in seguito al prolungato silenzio su questa vicenda; da diversi mesi il M5S ha presentato prima un’interrogazione, poi una risoluzione, un’interpellanza e pure delle lettere rivolte ai Ministri di competenza (Guidi e Martina) senza ottenere delle risposte concrete.
Il problema non è di poco conto e tocca sia le corde dei produttori che dei consumatori. Ad oggi, infatti, i produttori potevano apporre sull’etichetta dei prodotti alimentari, oltre agli ingredienti, anche la sede dello stabilimento di produzione o confezionamento. Un dato fondamentale per orientarsi nella scelta di un prodotto rispetto ad un altro e per difendere il Made in Italy dalla possibilità di contraffazioni. Il deputato Paolo Parentela ha presentato una proposta di legge per l’Indicazione della sede dello stabilimento di produzione e confezionamento.
Se anche tu come noi condividi questa battaglia, fai sentire la tua voce e invia subito ai ministri una mail usando il form di seguito per ricordargli che non c’è più tempo. Più siamo e più sarà imbarazzante il loro silenzio, saranno costretti ad ascoltarci e muoversi!
L’Italia è di fronte a un baratro, ma il governo è fermo come un paracarro. Letta, dedito al gioco del Subbuteo dove il massimo rischio è la slogatura dell’indice, annuncia, annuncia, annuncia. Capitan Findus sembra la versione aggiornata e minimalista della presentatrice televisiva Mariolina Cannuli (che prego di scusarmi per l’irriverente, per lei, confronto). C’è una calma piatta, come in mare […]
“Con l’imminente riforma del tariffe di rete la bolletta energetica degli italiani dal 1 gennaio 2016 costerà di più e ingrasserà le tasche dei produttori e distributori di energia, svuotando quelle dei cittadini. Il doppio affondo, guidato dall’Autorità per l’energia e assecondato dal Governo, è perfettamente riuscito. Da mesi il M5S denuncia e si oppone […]
Le PMI per vivere devono misurarsi con i concorrenti europei per livello di burocrazia, di fiscalità, di servizi, di leggi a supporto dell’imprenditoria (ad esempio dell’inasprimento per il falso in bilancio e l’introduzione di efficaci norme anticorruzione). Oggi le PMI sono senza armi. Il baratro dove stanno sprofondando lo hanno creato i partiti, quelli che ora si stracciano le […]