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Il bullo, l’incosciente e le loro parole

alfano_renziIl ministro dell’Interno, che per mandato deve garantire l’ordine pubblico, ha deciso di festeggiare lo scampato pericolo della mozione di sfiducia nei suoi confronti twittando che questa è stata “seppellita” alla Camera. Ignaro del concetto di metafora, vi ha aggiunto l’avverbio “letteralmente”. Quindi dobbiamo pensare che la mozione, immaginiamo nella sua versione cartacea, sia stata tumulata sotto il pavimento di Montecitorio a opera di appositi funzionari muniti di pale e picconi.

La topica linguistica di Alfano può far sorridere. In realtà l’avverbio è stato aggiunto perché probabilmente non gli pareva ancora abbastanza forte il verbo “seppellire”, che invece già di per sé è assurdamente violento, dato che evoca direttamente la morte.

tweet_alfano

La doppia violenza del linguaggio alfaniano (”seppellire” e “letteralmente”) è purtroppo ben in linea con le scelte lessicali di questo esecutivo, a partire dal suo leader. Giusto l’altro giorno, Renzi si è vantato di “fare paura”; dopo una direzione Pd, qualche settimana fa, si era invece riferito agli oppositori interni dicendo di averli “asfaltati”; negli Stati Uniti aveva tentato di esaltare gli astanti promettendo per l’Italia un cambiamento “violento”.

E così via. “Paura”. “Asfaltare”. “Violento”. Fino al “seppellire” del suo ministro, ieri.

Tutto un glossario estremista-conflittuale che forse  aveva una legittimità, nella bocca di Renzi, quando era l’outsider: ma che diventa solo bossingquando invece esce dai comunicati di Palazzo Chigi; fino a trasformarsi in emulazione irresponsabile, se non in incoscienza, quando proviene dal Viminale, cioè da chi ha in mano la Polizia e deve garantire la tranquillità nelle nostre città.

Appunto, la tranquillità nelle nostre città. Già messa a repentaglio da una situazione economica al limite dell’esplosione, ulteriormente accenntuata dalla crisi dell’opposizione politica e dall’irrapresentanza dell’opposizione sociale. Beh, se Renzi e Alfano ci aggiungono anche questo lessico da bulli di periferia, rischiano di raccogliere presto molta tempesta. E non nelle urne.

Beh, credetemi: sarà per età, sarà perché ho ragazzini, ma non me lo auguro affatto.

Alessandro Gilioli
gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

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