Il Tribunale di Avellino ha confermato il sequestro del cantiere. Il Comune teme di perdere il finanziamento regionale e di pagare i danni alla ditta. Farina: “Il blocco dei lavori è una perdita per i cittadini e per i commercianti”
Nel pronunciamento sul rinvio a giudizio di un assessore del Comune di Caposele e di due tecnici del Comune per il parcheggio multipiano cittadino, il Tribunale di Avellino ha confermato il sequestro preventivo del cantiere, sottoposto a sigilli circa un anno fa. Una misura altamente penalizzante per l’economia del paese e soprattutto per le casse comunali, che rischiano di perdere non solo il finanziamento regionale, ma anche di vanificare gli sforzi sulla programmazione dei fondi residui della 219. Un adirato Pasquale Farina, infatti, teme che alla luce dei provvedimenti imposti dal palazzo di giustizia, l’ente locale sia costretto a pagare i danni alla ditta appaltatrice dei lavori, con nuovi esuberi di spesa. La vicenda multipiano a Caposele vanta ormai un curriculum giudiziario senza precedenti: dal 2002, anno in cui l’opera è stata concepita, sono stati depositati già 9 ricorsi al Tar, un ricorso al Consiglio di Stato, una denuncia ai dipendenti comunali e una denuncia alla Procura della Repubblica. Sullo sfondo della questione, il disaccordo fra i proprietari del terreno oggetto dell’esproprio, e il Comune, a cui da circa un anno, si è aggiunta l’opposizione del Movimento 5 Stelle caposelese. L’opera prevista in Via San Gerardo, intanto, prevede la costruzione di 184 posti auto spalmati su tre livelli (precedentemente erano quattro), che consentirebbe non solo una maggiore vivibilità per i cittadini, ma concentrerebbe il traffico commerciale in paese, evitando la forte dispersione delle contrade. All’indomani delle disposizioni annunciate dal Tribunale, l’amministrazione Farina blinda l’operato della compagine di governo e degli uffici comunali, e affonda sulla necessità di “recuperare giudizio” e porre fine alla “politica degli ostacoli”. “Più tempo passa e più avanza il rischio di perdere il finanziamento regionale, una somma pari a 500mila euro circa” argomenta il sindaco Farina. “A questo bisogna aggiungere che il Comune ha cofinanziato l’opera con i fondi residui della 219, ovvero un tesoretto di 700mila euro. Ad oggi non possiamo escludere che se non dovesse esserci il dissequestro del cantiere, l’impresa appaltatrice dei lavori potrebbe chiederci i danni per il congelamento in corso e potrebbe aggiornare costi e tariffari sena avere iniziato i lavori” continua. Il parcheggio, a detta del sindaco, rappresenta un’opera di prima necessità per il paese. “Gli abitanti delle contrade sono costretti ad andare a Lioni a fare compere, perché qui non trovano parcheggio: bisogna smetterla di ostacolare tutto: questo parcheggio serve ai cittadini, non agli amministratori”. Il cantiere intanto è stato bloccato a novembre scorso, subito dopo l’approvazione del progetto esecutivo approvato in giunta comunale. “Il commercio è in sofferenza, e in un momento particolare come questo, non trovo giusto che i cittadini non trovino il nostro aiuto” conclude.
di Elisa Forte
Ottopagine versione cartacea 18 settembre 2014