IL LEADER 5 STELLE: “IL GOVERNO FINANZIA L’EXPO, UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE”. AI FORZISTI: “ABBANDONATE LA NAVE”.
Sta crollando un sistema, e meno male che viene giù”. Beppe Grillo parla al microfono da piazza Prampolini, nella pancia della “rossa” Reggio Emilia. La città del renziano di stretta osservanza Domenico Delrio, “che ora è a fare danni a livello nazionale”. Ma anche molto altro. “Qui sono nate le cooperative, c’era il meraviglio sogno del comunismo” ricorda subito Grillo. Ma è passato tanto tempo. Oggi l’Italia è un’altra cosa: anche quella degli arresti a pioggia di due giorni fa. Una slavina di manette da cui Cinque Stelle potrebbe ricavare tanti voti, a detta di sondaggisti e perfino politici (“Lo scandalo Expo può agevolare Grillo”, ammetteva Vendola ieri sera). E allora il mantra da palco del fondatore di M5S, ancora più del solito, è l’onestà. “Noi siamo onesti, i nostri candidati sono sconosciuti alle procure” rivendica. “Certo, io sono un pregiudicato, ho rotto un sigillo (in una baita No Tav a Chiomonte, ndr) ma se mi arrestano vado in galera, mica scappo in Libano”.LO SCANDALO DI MILANO è una prateria, per i suoi attacchi. E lui la sfrutta volentieri: “Renzi dice che la-politica deve star fuori dall’Expo, ma è totalmente dentro. Nel decreto legge casa sono stati dati 25 milioni all’Expo, li prendono dalle accise dei carburanti: stanno continuando a finanziare un’associazione a delinquere. Quando andavano a spartirsi gli appalti, i nostri consiglieri li lasciavano fuori”. Renzi “chiama” Berlusconi, nel vocabolario del capo di 5 Stelle: “Sono il morto e il vivo, ma non ho capito chi è il morto”. Per l’ex cavaliere ha toni più irridenti: “È un filo di fard: dice che sono cattivo, che ce l’ho con gli anziani e taglierò sulle pensioni. Certo che sarò cattivo: metterò un limite di 5000 euro alle pensioni massime e alzerò le minime”. Parole che pesano. Dopo settimane di attacchi a senso unico largo contro la “peste rossa”, la sinistra in tutte le sue emanazioni (dai sindacati al Pd) Grillo torna a infierire sull’ex cavaliere. Perché anche la sua riserva di voti è più scalfibile, dopo gli arresti. Picchia duro già nel pomeriggio con un post sul suo blog, “L’uomo di Neanderthal”. “Berlusconi è ormai un nome evocativo, crepuscolare… il suo partito sta scomparendo, lo votano i nostalgici e qualcuno dei suoi coetanei” scrive il fondatore di M5S. Per poi insistere: “Quando va in televisione fa crollare lo share che, per un prodotto televisivo quale lui è, è il punto di non ritorno. La sua politica dei due forni, in cui un giorno salva il governo Renzie e lo stesso giorno lo critica, è sempre la stessa, perché sempre di un forno solo si tratta: delle sue aziende”. Tanto che, continua Grillo, “ha già messo le mani avanti per il dopo elezioni”, offrendosi per “un esecutivo di larghe intese”. E allora, la chiosa: “Un consiglio non richiesto ai non forzisti, abbandonate la nave, il comandante ha già preso il largo con l’unica scialuppa di salvataggio”. Della serie: salite a bordo con me e l’M5S. Un appello che ripete dal palco di Reggio: “Basta con il nano, è finito. Rimane attaccato a Renzi perché le sue tv e i giornali vanno male. Non votatelo più”. Ma non ci sono solo novità italiane per l’artista. Secondo il quotidiano francese Le Monde, “Beppe Grillo è corteggiato da José Bové e Nigel Farage”. Due personaggi opposti per storia e idee. Bové è l’esponente di punta degli ecologisti europei, un sindacalista con un chiaro profilo di sinistra. Farage è invece il leader del partito britannico Ukip, ferocemente euroscettico, tacciato da molti di xenofobia. Entrambi, sempre secondo Le Monde, “hanno contatti in corso con l’entourage dell’ex comico italiano, perché un’alleanza con lui può costituire un rinforzo”. E proprio Farage, in un’intervista al Corriere.it , definisce l’artista genovese “interessante”, aggiungendo: “Dopo le elezioni spero di sedermi a un tavolo e parlare con lui”. Il filmato è stato postato sul blog di Grillo.
di Luca De Carolis
Il Fatto Quotidiano 10.05.2014