No di Palazzo Madama a nuove proroghe. Sabatelli dovrà lasciare.
Cancellato il commissario straordinario. Il cantiere della galleria Pavoncelli Bis resta orfano della sua stazione appaltante. Così ha deciso Palazzo Madama. Ora i lavori della maxi-opera potrebbero subire pesanti rallentamenti.
Ieri mattina, nel via libera al <<Milleproroghe>>, è ufficialmente sparita la figura. Il funzionario Roberto Sabatelli si apprestava a inaugurare le perforazioni tra le montagne di Caposele. E invece la proroga al commissariamento non ha superato l’ostacolo del Senato, in sede di conversione del decreto 150.
Pavoncelli Bis: si tratta del cantiere più grande d’Italia dopo la Tav. Più acqua alla Puglia, lungo una mega-condotta idrica. I tempi di realizzazione non apparivano brevi. Ma adesso c’è il rischio concreto di uno slittamento o di uno stop. Si passa infatti dalla gestione straordinaria alla strada ordinaria. Cosa significa in sintesi: un commissario straordinario ha poteri che in un certo senso consentono di velocizzare l’iter burocratico-autorizzativo di una determinata opera. Il cantiere di Caposele, poche centinaia di metri dal centro abitato, non ha eccezione. Quindi alcune decisioni già prese potrebbero essere rimesse in discussione. Decisioni che riguardano anche le questioni di impatto ambientale. Una buona notizia per chi si oppone alla galleria: varie associazioni, comitati ambientalisti e Movimento Cinque Stelle in primis. Pessima per chi l’ha voluta e sostenuta, come l’Amministrazione comunale guidata da Pasquale Farina (il sindaco che sulla Pavoncelli Bis aveva costruito il recente successo elettorale). Notizia negativa anche per imprese e per alcuni sindacati (Filca Cisl nello specifico), che nella galleria intravedono fondi e posti di lavoro. Si parla infatti di circa cento operai nei tre turni previsti, oltre agli introiti per le diverse attività del paese delle sorgenti. Il provvedimento del Senato, utile ribadirlo, non cancella automaticamente l’opera. Ma i dubbi sulla tempistica gettano un’ombra (o una luce, a seconda dei punti di vista) sul suo futuro. Naturalmente esiste una ulteriore variabile. Si attende da mesi la sentenza definitiva del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, che accorpa i procedimenti promossi contro la Pavoncelli Bis da Ato Calore Irpino, Parco dei Monti Picentini e Provincia di Avellino. E’ proprio per questo motivo che alcuni, vedi il geologo Sabino Aquino, si erano detti molto sorpresi dall’accelerazione imposta nell’allestimento del cantiere. Il <<Milleproroghe>> ha ottenuto 135 sì e 20 no. Gli astenuti sono stati 78. Discussione generale durata soltanto pochi minuti. L’Aula del Senato ha votato le venti modifiche già apportate al testo dalla Camera. Tra i vari emendamenti presentati dall’opposizione c’è il via libera definitivo alla soppressione della proroga del commissario per il terremoto del 1980 (che sta creando polemiche sul futuro della tratta Lioni-Grottaminarda). E lo stop al commissario della Pavoncelli. Su questi temi si era battuto il Movimento Cinque Stelle irpino, che da un lato aveva protestato contro gli stipendi dei vari commissari e dall’altro aveva raccolto le preoccupazioni di chi intravede nella galleria un duro colpo all’ambiente.
di Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino 27.02.2014