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Qualche domandina a chi fa l’Italicum

legge_elettoraleScansato (forse) il pericolo delle candidature plurime dello stesso candidato in più collegi, restano tuttavia alcune domande che mi permetto di rivolgere a chi sta ammannendoci questa legge elettorale.
Per superare i listoni bloccatoni del Porcellum davvero l’unica strada è il listino bloccatino dell’Italicum? Siete sicuri, voi che lo state facendo, che questo non sia uno schiaffo verso gli italiani che di liste bloccate grandi o piccole non vogliono più sentire parlare?

Non vedete che the big question della democrazia in Italia è l’accorciamento della catena tra cittadini e decisori, tra rappresentanti e rappresentati, e che mantenere la lista bloccata – sia pure ridotta – va nella direzione contraria a questa esigenza crescente?

Non vi rendete conto che tra pochi anni questa legge sarà vissuta quindi come una truffa, tipo quella sui ‘rimborsi spese elettorali’ che ha aggirato il no al finanziamento pubblico dei partiti?

E quanto allo sbarramento all’otto per cento, non vi ha informato nessuno che una soglia così alta è utile solo se e quando non c’è un sistema che garantisce governabilità? Non vi è noto cioè che quando c’è un premio di maggioranza/ballottaggio che mette in cassaforte la maggioranza di governo e non la rende ricattabile dai piccoli, questa soglia altissima non serve a niente, se non a garantire che in Parlamento non ci siano player-controllori diversi dell’attuale classe politica, in altri termini “niente nuovi giocatori fuori dai partiti che ci sono ora”?

Non vi pare che, inoltre, che una soglia così alta sia dannosa non solo in termini di rappresentanza democratica (il sistema elettorale migliore è quello che coniuga il massimo della rappresentanza con il massimo della governabilità) ma anche in termini di ordine pubblico, dato che come noto la rappresentanza parlamentare delle proteste ne diluisce e attenua la carica estremista e violenta? E non ritenete che nell’Italia sfilacciata, scontenta e incazzata di oggi, questa non sia affatto una cosa secondaria?

Grazie a chi mi vorrà rispondere.

di Alessandro Gilioli
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

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