Dovrei essere felice: due proposte di legge a mia prima firma, stanno per essere approvate nel testo di legge ”Collegato Ambientale”. In particolare, un cavallo di battaglia in tema di riduzione di rifiuti del Movimento 5 stelle: il vuoto a rendere. In realtà, felice, lo sono a metà e ne ho voluto spiegare i motivi in questo mio intervento alla Camera.
La prima proposta di legge è il potere calorifico con il quale si cancella una pericolosa norma, lett. p dell’art 6 del dlgs 13 gennaio 2003, n.36, mai applicata di fatto, perché sempre derogata, che stabilisce il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti con PCI>13.000 kJ/kg a partire dal 31 dicembre 2013.
Intanto ci sembra assurdo catalogare i rifiuti in base al loro potere calorifico perché, secondo il Movimento 5 Stelle, il destino virtuoso dei rifiuti deve esser determinato da quanto siano recuperabili in materia e non da quanto brucino.
Apparentemente questa nostra proposta può sembrare un incentivo alle discariche. Di fatto, e i comuni virtuosi che abbiamo interpellato concordano, è un premio a chi gestisce i rifiuti in modo virtuoso. Mettiamoci nei panni di un comune che fa di tutto per non dotarsi di un inceneritore separando i rifiuti per recuperarne materia. Rimarranno dei piccoli scarti secchi che probabilmente saranno ad alto potere calorifico essendo privi dell’umido. Perché obbligare a bruciarli? Solo per giustificare la costruzione di nuovi inceneritori? In realtà e purtroppo, in soccorso delle politiche di incenerimento è già intervenuto il Ministro Galletti attraverso calcoli fasulli dei decreti attuativi dello Sblocca Italia: NO riduzione dei rifiuti, NO RD sopra il 65% e tutto da considerare sol che da bruciare.
Ma su questo il Movimento 5 Stelle ha già battagliato contro il Ministro.
Ma veniamo alla sperimentazione del Vuoto a Rendere. Il progetto di legge M5S, depositato a mia prima firma, era coraggioso e completo. E vi assicuro che se andremo al governo lo metteremo in pratica integralmente.
La filosofia era semplice: i rifiuti vanno ridotti. Perché una bottiglia devo buttarla o riciclarla quando posso riprogettarla per riutilizzarla più volte?
Questa nostra proposta era troppo rivoluzionaria per questo Parlamento. Allora, visto che di possibilità ce ne sono diverse, abbiamo cercato una mediazione puntando per iniziare per lo meno alla cauzione finalizzata al semplice riciclo, cercando di incoraggiare nel contempo la riduzione dei rifiuti ad esempio attraverso incentivi ai prodotti alla spina.
Ringrazio sicuramente il relatore di maggioranza On. Bratti che un anno fa raccolse questo nostro impegno,ma nel tempo il testo della sperimentazione è stato impoverito dal PD cambiandolo via via sempre più al ribasso, restringendone i campi di applicazione, inserendo e togliendo una parolina piuttosto che un’altra. E’ stato un iter tormentato e vissuto all’insegna della PAURA…. la paura di dar fastidio alle lobbiespetrolchimiche e ai produttori di imballaggi, che hanno timore di trovare nuove strade e che hanno l’interesse di produrre sempre più imballaggi vergini. La paura di ridurre i rifiuti inutili che alimentano il business di discariche e inceneritori. Queste lobbies mi hanno perfino cercato, mi hanno anche proposto di rinunciare a questa battaglia, in cambio anche di visibilità, prontamente rifiutata. Hanno provato a propormi di mettere qualche parolina al posto di altre e ho rifiutato.
Purtroppo alcune di quelle paroline dettate dalla paura me le ritrovo messe nel testo poi licenziato al Senato, le riconosco…“sperimentazione volontaria del singolo esercente” (guai se l’iniziativa venisse appoggiata da un comune virtuoso sarebbe troppo per loro)…“senza oneri pubblici” (guai se si finanziassero comportamenti virtuosi)…insomma raffazzonata dalla paura.
Di fatto questa norma è sempre stata una delega al Governo di mettere in piedi il Vuoto a Rendere, e quelle lobbies so già saranno lì al Governo, pronte a boicottare il Vuoto a Rendere. Perciò io ora mi rivolgo a tutti i cittadini e politici di buon senso, alle associazioni ambientaliste, ai Comuni Virtuosi, ad alcuni produttori, alle aziende, agli operatori (ce ne sono, li abbiamo incontrati e ci hanno incoraggiati), a tutti quelli che credono in questa battaglia e non hanno paura di innovare… Lancio quindi una campagna per il Vuoto a Rendere, soprattutto nei prossimi 3 mesi in cui il Governo dovrà mettere in piedi questa sperimentazione. Questo è un passo significativo, già boicottato nelle scorse legislature e reso ora possibile grazie al nostro impegno.
Facciamo sentire la nostra pressione al Governo, affinché la sperimentazione sia realizzata in maniera credibile, seria ed efficace.
Il Movimento 5 Stelle marcherà stretto il Ministro affinchè questo avvenga, potete starne certi!
Stefano Vignaroli
http://www.stefanovignaroli.it