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L’UNGHERIA ALZA IL MURO ANTI-IMMIGRATI. QUESTA È L’INTEGRAZIONE EUROPEA

muroungheriaEccola servita su un piatto d’argento la solidarietà europea. L’Ungheria, attraverso il suo parlamento, ha approvato ad ampia maggioranza un pacchetto di leggi per consentire la realizzazione della barriera di 175 chilometri lungo il confine con la Serbia. Un muro eretto contro la dignità, che calpesta i diritti umani e quelli comunitari. Il problema dei migranti è stato talmente snobbato dalle massime istituzioni europee che ora gli Stati membri sono legittimati ad operare anche contro le più elementari regole che tengono assieme il vivere civile. Evidentemente, è questo l’unico genere di sovranità che si vuole concedere, basato sull’opportunismo e sull’egoismo più becero.

COSA E’ SUCCESSO?
E’ stato dato il via libera alla costruzione della barriera di filo spinato al confine con la Serbia. Le brutte notizie non finiscono qui, perché il parlamento ungherese ha voluto rimarcare con un voto schiacciante il concetto: ben 151 voti a favore contro 41. Il flusso di migranti che tentano di arrivare in “Europa” attraverso i Balcani dovrebbe così essere definitivamente arginato. E per fortuna che in Consiglio si era lavorato alacremente per scongiurare una simile ipotesi. Ma si sa, quando i problemi sono altrui è sempre facile per questa unione scaricare la palla. Dall’annuncio di Viktor Orban alla costruzione effettiva del muro potrebbe quindi passare solo un’estate.

LE GIUSTIFICAZIONI
Dal primo agosto verranno espropriati i terreni che si trovano oggi dove sorgerà il muro. Lo scopo dichiarato in modo decisamente ipocrita è quello di “poter identificare fra i migranti quelli che hanno veramente bisogno di protezione, rispetto ai tipici migranti economici“, ha spiegato il ministro dell’Interno, Sandor Pinter, prima del voto. “L’Ungheria è alle prese con la più grande pressione migratoria della sua storia che supera le sue possibilità del 130%“, ha sottolineato.

LA BUROCRATICA EUROPA NON REAGISCE
La Commissione Europea si è già dimostrata ampiamente inadatta a risolvere il problema. Al proclamo ufficiale della costruzione del muro aveva lasciato aperta la porta, specificando che all’interno del regolamento di Schengen non è specificato se gli Stati membri possano o meno costruire muri. Serviva davvero che fosse esplicitamente scritto? Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per trovare una soluzione al problema e si aspetta che venga aperta una procedura d’infrazione ai danni dell’Ungheria. Non una ripicca, ma una difesa dei diritti comunitari.

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