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“Acqua, la Regione chiuda l’accordo di programma”

Caposele - Galleria Pavoncelli BisIl sottosegretario Del Basso De Caro nel cantiere Pavoncelli Bis: i Comuni non possono essere lasciati da soli a gestire la risorsa.

<<La Regione Campania deve fare la sua parte sull’acqua. Non deve più succedere che un Comune venga lasciato solo rispetto a un tema così importante>>. Sono le parole di Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, in visita alla Pavoncelli Bis di Caposele. L’esponente beneventano del governo di Matteo Renzi entra nel cantiere della galleria idrica, uno dei più grandi d’Italia. <<Un’opera di altissimo livello, tecnologia avanzata, che garantirà acqua per un milione e 300mila abitanti in Puglia e anche in Basilicata. E’ interamente coperta dallo stato con 160 milioni di euro, si tratta dunque di un impianto strategico. I lavori vengono costantemente monitorati da un commissario capace come Roberto Sabatelli>>.
de_caroSi tratta di un tunnel finito nel mirino dei geologi per il possibile impatto idrogeologico e per il rischio di un prosciugamento del sistema sorgentizio irpino. Caposele non fa, infatti, storia a sé rispetto ai bacini di Montella e Cassano. Allora spetta alla politica risolvere la questione. C’è quindi una partita economica, politica e ambientale tutta da chiudere. Del Basso De Caro: <<Le ricadute economiche e occupazionali non devono essere garantite soltanto da questo cantiere. Spetta infatti alla Regione Campania darsi da fare per chiudere finalmente l’accordo di programma tra le Regioni Puglia, Basilicata, Molise e Lazio. E’ qui che va individuato il miglior meccanismo di compensazione possibile, sia economico che ambientale. Quello irpino  un sistema di sorgenti complesso che va salvaguardato>>.
sorgenti cassano irpino<<Com’è noto – spiega il sottosegretario – Avellino dà acqua a Napoli tramite Serino. E alla Puglia con Caposele. Non è pensabile che si risolva tutto con un milione di euro che l’Acquedotto pugliese versa al paese delle sorgenti. Sembra tanto, ma considerato l’impatto dell’opera non è affatto così. Stiamo parlando di 4500 litri al secondo che sgorgano da queste montagne>>.
Sempre sul livello regionale aggiunge: <<Sulla questione dell’accordo di programma ho sollecitato più volte il governatore Stefano Caldoro>>. E ancora: <<Siamo alla vigilia dell’Ato unica regionale. La legge così come è stata prospettata va profondamente rivista. C’è bisogno di una discussione approfondita>>. Recentemente la Pavoncelli bis ha subito lo stop delle perforazioni a causa di una perdita di gas. Sul punto è lo stesso Roberto Sabatelli a chiarire: <<I lavori riprenderanno già nei prossimo giorni, siamo assolutamente in linea con i tempi stabiliti. La galleria sarà pronta nel dicembre 2016>>.
Poi la politica. Umberto del Basso De Caro, esponente del Pd, ribadisce il suo pensiero in vista delle elezioni regionali e sulle primarie del partito: <<Prima le alleanze poi il nome del candidato. Questo significa che le primarie non ce le ordina nessuno. Possono essere una grande opportunità, ma rischiano di diventare una iattura>>. In mattinata la visita all’interno dello stabilimento <<Ferrero>> di Sant’Angelo dei Lombardi. La delegazione si è poi spostata nel pomeriggio a Morra De Sanctis, nell’azienda farmaceutica Altergon. Sottosegretario accompagnato dalla consigliera regionale Rosetta D’Amelio, dal consigliere provinciale e sindaco di Teora, Stefano Farina, e dal primo cittadino di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole. Entusiasta dell’iniziativa D’Amelio: <<E’ ancora una volta un momento importante. Ancora una volta il Pd e il suo governo nazionale mostrano interesse reale verso la nostra provincia. La Ferrero è un’azienda in attivo. Stesso discorso per l’Altergon, che tra l’altro nei prossimi mesi dovrà assumere personale specializzato nella farmaceutica. In Irpinia – osserva la consigliera regionale – non esistono soltanto negatività. Noi dobbiamo fare in modo che le potenzialità dell’area vengano valorizzate soprattutto a beneficio dei giovani. Le opportunità devono tradursi in posti di lavoro per i ragazzi dei nostri territori, cosa che spesso non avviene>>. Ferrero e Altergon occupano insieme oltre 600 addetti: circa 450 la prima, 170 la seconda.

Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino versione cartacea 10.01.2014

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