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IN AULA IL CALVARIO DELLA COSTITUZIONE SUL TETTO LA PROTESTA

Carlo Sibilia_Costituzione1COMINCIANO LE VOTAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE CHE VUOLE STRAVOLGERE LA CARTA. TUTTI COMPATTI, DAL PDL AL PD CONTRO SEL E I CINQUE STELLE CHE SALGONO SU MONTECITORIO.

 Il muro dentro l’aula era invalicabile, visti i numeri. E allora l’hanno scavalcato, salendo sul tetto della Camera con uno striscione che è il senso di una battaglia: “La Costituzione è di tutti”. Attorno alle 18 di un afoso venerdì, 12 parlamentari di Cinque Stelle scombinano il copione già scritto della giornata a Montecitorio. Il primo giorno di votazioni sul ddl costituzionale 813, quello che stravolge l’articolo 138 della Carta e spalanca le porte alla riforma presidenzialista: uno dei pochissimi punti su cui la maggioranza ha trovato un accordo di ferro. Ieri erano in aula a pieni ranghi, Pd, Pdl e Scelta Civica, più gli alleati di complemento Fratelli d’Italia e Lega Nord, compatti nel respingere gli emendamenti di M5S e Sel. Gli unici a opporsi al testo che dimezza i tempi del 138 (da tre mesi a 45 giorni per l’intervallo tra le due deliberazioni delle Camere sui ddl costituzionali) e affida a un comitato di 42 parlamentari il compito di riscrivere quattro titoli (I, II, III e V) della seconda parte della Costituzione.CIFRE ALLA MANO , non c’è partita. Sin dalla mattina l’aula respinge tutto, a partire dalla pregiudiziale di costituzionalità presentatadaSel.“Abbiamoribadito che il mandato affidato al comitato dei 42 è troppo ampio, violando il dettato della Carta” spiega il capogruppo Gennaro Migliore. Cadono decine di emendamenti. Basterebbe approvarne uno, per far tornare indietro il testo in Senato e rovinare i piani della maggioranza, che vuole chiudere la partita del ddl a dicembre . L’alleanza tiene, nell’aula presieduta da Luigi Di Maio (M5S), vice al posto della titolare Boldrini. Lo stesso Di Maio su Facebook invoca Roberto Benigni (“Ha portato la Costituzione nelle piazze, il suo silenzio è assordante”). Fuori Montecitorio, oltre 500 piazze cominciano a riempirsi dei banchetti di Cinque Stelle, per il primo dei tre Constitution Days. Dentro l’aula, niente scossoni. Poi alle 18 il tetto di Montecitorio si popola di 12 deputati di M5S. Pochi attimi, e srotolano sulla facciata lo striscione . Accorrono i commessi, il questore della Camera, i pompieri. I 12 si sono portati trolley pieni di abiti, coperte e vivande. L’obiettivoèpassaresultettoalmeno la notte. Uno dei deputati è Manlio Di Stefano: “Siamo saliti qui superchéeraormail’unicomodo di farci sentire”. Ma quando vi è venuta l’idea? “Qualche giorno fa, avevamo fatto anche dei sopralluoghi”. Di fatto, è il primo caso nella storia del Parlamento. La maggioranza non la prende bene. Roberto Speranza, capogruppo Pd, parla di “folcroristica protesta”. Il Pdl ringhia contro “la pagliacciata”. Contrario anche Migliore: “È un gesto che non serve, e poi le istituzioni vanno rispettate”. Il grillino Riccardo Fraccaro esplode: “Ogni mezzo per impedire lo stupro della Costituzione”. Boldrini convoca l’ufficio di presidenza per eventuali sanzioni. E attacca: “L’occupazione è un fatto grave, il regolamento offre già tante possibilità di fare opposizione”. Poi, un’aggiunta quasi grillina: “Bisogna considerare i costi che tutto questo comporta, visto che resterannotuttalanotte.Cisonounaventina di assistenti e vigili del fuoco, medici e ambulanze allertati”. Gira voce che i grillini abbiano minacciato di salire sul campanile, in caso di intervento dei pompieri. Di Stefano smentisce (“I vigili se ne sono andati”) e replica: “Ma quali costi, c’è un addetto della sicurezza che rimane ogni notte e le luci sono spente”. Alessandro Di Battista: “Rimarremo sul tetto a oltranza. I costi? Taglino gli F 35”. In serata Giulia Sarti twitta: “Hanno sequestrato i nostri effetti personali lasciati negli uffici, per lo striscione”. L’ufficio di presidenza viene aggiornato a lunedì. Probabilmente i 12 verranno “condannati” a risarcire le spese, come chiesto dal questore. Aperta un’istruttoria: uno striscione sarebbe stato srotolato ancheaPalazzoMarini,altrasede della Camera. Domani assemblea sulla Carta a Roma, organizzata dalla Fiom (ha aderito Sel). Lunedì ripartono le votazioni sul ddl. La maggioranza vuole chiudere per martedì pomeriggio.
di Luca De Carolis
Il Fatto Quotidiano 07.09.2013

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