L’incontro in Regione segna un grande passo in avanti verso la risoluzione della vicenda Trivellazioni Petrolifere in Irpinia>>. Così, in una nota stampa, il Comitato No Trivellazioni petrolifere in Irpinia e quello No Petroli in Alta Irpinia, in merito all’incontro con la VII commissione del consiglio regionale. <<Un’intera provincia si è mossa, decisa ed unanime, verso l’Istituzione regionale riportando non solo le ragioni legate al dissenso ma soprattutto la speranza di vedere riconosciuta la giusta importanza alle tante istanze e rivendicazioni di tutela del territorio e delle sue peculiarità. Un No che vale tanti Si per l’Irpinia che cerca di ridarsi un’identità ed una coscienza troppe volte vilipesa dai contrasti sorti per interessi particolari e campanilistici. L’intesa azione di sensibilizzazione e la mobilitazione che i Comitati hanno portato avanti legittima a coltivare la speranza di riuscire a scongiurare il rischio di vedere l’Irpinia invasa dai signori del petrolio . L’incontro con la Commissione Ambiente della Regione Campania fortemente sollecitato dai Comitati è stato il risultato di una perfetta sinergia di forze ed entusiasmo che i Comitati hanno messo in campo in questi mesi e un passaggio fondamentale dove son stati premiati l’impegno, la competenza e soprattutto la concretezza che da sempre ha contraddistinto tutta la campagna informativa. Le preoccupazioni sull’ impatto ambientale delle trivellazioni petrolifere hanno trovato riscontro nelle incisive relazioni dei vari esperti chiamati ad intervenire dai comitati e l’impegno delle istituzioni, da mesi fortemente sollecitate a prendere posizione sulla questione, consentono di pensare con ottimismo al futuro. L’incontro di Napoli infatti lascia emergere un nuovo approccio politico rispetto alle tematiche ambientali con significativi riferimenti, riportati dai vari rappresentanti istituzionali presenti, a nuove strategie di salvaguardia del territorio e di rispetto delle prerogative naturali dell’Irpinia. La questione petrolio però incombe con la sua burocrazia spesso incomprensibile e soprattutto infinita; infatti a breve verrà convocata presso il MISE una nuova conferenza dei servizi tra i vari soggetti istituzionali interessati per la definizione dell’iter autorizzativo del permesso di ricerca Nusco e i vari sindaci stavolta saranno chiamati a far pesare le decisioni assunte nelle varie delibere consiliari nelle quali hanno espresso ferma adesione alla richiesta sollecitata dai Comitati di moratoria delle trivellazioni petrolifere. Il progetto del pozzo esplorativo Gesualdo-1 attende la valutazione della commissione tecnica sulla richiesta di autorizzazione ambientale avanzata dalla Italmin Exploration e importantissima sarà l’occasione concessa dall’Assessore Romano di riproporre l’audizione degli esperti chiamati dai Comitati che potranno illustrare personalmente le conclusioni dei loro studi ai funzionari incaricati all’esame dell’istanza. In questa fase interlocutoria le iniziative e le attività dei Comitati si indirizzeranno verso una più incisiva campagna di sensibilizzazione finalizzata a tenere alta l’attenzione e, a sollecitare ancora la politica ad adoperarsi nella produzione di atti e provvedimenti finalizzati a mettere in sicurezza il nostro territorio da nuovi tentativi di speculazione e di sfruttamento che potranno intervenire in futuro. Sabato 16 Marzo i Comitati rappresenteranno la Campania nell’ assemblea nazionale del coordinamento Nazionale No Triv che si terrà a Pescara dove verranno discussi i temi legati alle nuove politiche energetiche proposte nell’ ultima legislatura che rappresentano, con la relativa richiesta di modifica del titolo V della Costituzione, un altro fronte di lotta e di protesta contro politiche finalizzate a limitare il potere di scelta e di veto delle popolazioni a solo vantaggio delle istanze e dei progetti di sfruttamento del territorio di lobbi economiche. Quindi la strada è ancora lunga e tanti sembrano essere gli ostacoli all’orizzonte! Ma Napoli ha rappresentato un passaggio importante che consente di esprimere la consapevolezza che questa Terra d’Irpinia può fare davvero tanto quando agisce unita verso un obiettivo e l’esempio della collaborazione tra i comitati di Gesualdo e Nusco può rappresentare anche un modello da proporre in altri contesti nella prospettiva di creare nuove e più incisive sinergie fatte di consenso ed entusiasmo per incentivare una radicale svolta anche economica e sociale.
Redazione
Il Ciriaco