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8 MILIONI BUTTATI, GRAZIE NAPOLITANO!

napolitano-violanteDiciassettesima fumata nera per quanto riguarda l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale. Il M5S chiede solo nomi puliti, anche nomi non suoi ma Violante non lo voteremo mai!

Mettiamo assieme dei pezzi. Io riporto dei fatti.

1. Nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1993, alle ore 00.08, a Roma esplodono due ordigni. A San Giovanni in Laterano (Giovanni come Giovanni Spadolini, l’allora Presidente del Senato) e a San Giorgio al Velabro (Giorgio, come Giorgio Napolitano, l’allora Presidente della Camera). Le bombe servono alla mafia per portare avanti la trattativa e ottenere dallo Stato la realizzazione dei punti del “papello”.

2. Nei mesi della “trattativa” il Presidente della Commissione anti-mafia era Luciano Violante. Che Don Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo, interfaccia dei “corleonesi” di Totò Riina, volesse parlare con lui per “questioni politiche”, Violante se ne e’ ricordato solo 17 anni dopo! Ciancimino, quando cercava Violante, era già un pregiudicato. Era stato condannato infatti in Cassazione per associazione mafiosa (il super-pentito Buscetta già nel 1984 confesso’ a Falcone che Ciancimino era nelle mani di Riina). Eppure Violante non avviso’ l’autorità giudiziaria.

3. All’epoca ministro degli interni era Nicola Mancino, l’uomo che telefono’ al Quirinale per protestare per il suo coinvolgimento nelle indagini sulla “trattativa”. Le sue conversazioni con Napolitano sono state poi distrutte (ironia della sorte proprio il giorno della storica rielezione di Napolitano al Quirinale). L’avvocato che ha rappresentato Napolitano nel conflitto di attribuzione sollevato dal presidente della Repubblica contro la procura di Palermo sulla vicenda delle telefonate si chiama Ignazio Caramazza. Mancino oggi e’ imputato nel processo sulla “trattativa” per falsa testimonianza.

4. Nel 2003 Violante alla Camera disse: “a Berlusconi e’ stata data la garanzia piena, non oggi ma nel 1994, che non sarebbero state toccate le sue televisioni, lo sa lui e lo sa l’Onorevole Letta. Ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni, avessimo aumentato il fatturato di Mediaset di 25 volte”.

5. Forza Italia e’ stata fondata da Marcello Dell’Utri, in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa e anch’egli imputato nel processo sulla “trattativa”.

6. Violante ha fatto parte dei “saggi di Napolitano”, quelli convocati per riformare la Costituzione aggirando l’art.138.

7. Napolitano da settimane spinge Violante alla Consulta (la Corte Costituzionale). Ebbene Violante non e’ riuscito ad essere eletto in 17 votazioni. Per noi chi non ha denunciato alle autorità giudiziarie i tentativi di avvicinamento da parte di un mafioso non e’ degno di essere un giudice costituzionale.

8. Tuttavia oggi, oltre a Violante non e’ stato eletto nemmeno il candidato di Forza Italia. Indovinate chi? Ignazio Caramazza, l’avvocato che ha difeso Napolitano!

Questa e’ la Repubblica italiana!

P.S. Napolitano verra’ presto ascoltato come testimone dai giudici di Palermo nell’ambito del processo sulla “trattativa”.
P.P.S. Questi 17 giorni di nulla (frutto dell’assurda ostinazione di Napolitano che vuole Violante ad ogni costo) sono costanti ai cittadini italiani, solo di stipendi dei parlamentari, oltre 8 milioni di euro! Con 8 milioni di euro mettiamo in sicurezza diverse scuole.

Alessandro Di Battista

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