Il Gup Fiore rinvia a giudizio l’allora capo Utc, il progettista ed un responsabile
Alla fine è giunto il rinvio a giudizio per falso. Quello al termine dell’udienza che si è tenuta davanti al Gup Giovanfrancesco Fiore nei confronti dell’ex responsabile dell’Utc ed assessore comunale Malanga Vito e di 2 dipendenti comunali per il Parcheggio Multipiano di Caposele. Il cantiere è posto sotto sequestro dalla magistratura da circa un anno, a seguito delle indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Montella, coordinati dalla pm della Procura di Avellino Paola Galdo.Il Comune di Caposele, pur avendo conferito un incarico tecnico, non si è costituito parte civile nel procedimento penale. Si sono invece costituiti parte civile 3 proprietari
dei terreni che sarebbero stati illecitamente occupati dal Comune. Il Gup ha accolto la richiesta del P.M. e delle parti civili ed ha disposto il rinvio a giudizio davanti al Giudice Centola del Tribunale monocratico di Avellino per l’udienza del 19 dicembre 2014. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Vincenzo Esposito ed Antonio Corona. Le parti civili dall’avv. Antonio Chiaravallo. un ex assessore e di due dipendenti comunali che secondo le indagini avrebbero attestato falsamente la conformità dell’opera rispetto agli indici urbanistici del comune per la realizzazione del parcheggio multipiano in Via San Gerardo. Fatti avvenuti all’epoca degli atti amministrativi licenziati senza pareri e in violazione alle Nta ( Note tecniche di attuazione) del Puc. Una serie di violazioni rispetto alle distanze minime tra il parcheggio da realizzarsi e la strada comunale e anche le abitazioni vicine. Falso perché avrebbero attestato la presenza di tutte le autorizzazioni necessarie per il via ai lavori di sbancamento, gli unici ad essere stati avviati prima che scattasse il sequestro preventivo dell’area. Mancavano le documentazioni e le autorizzazioni di una serie di enti. A partire da quella del Parco dei Monti Picentini, perché l’area ricade nel territorio di competenza del parco. Ma anche le autorizzazioni da parte dell’Autorità di Bacino e dei Vigili del Fuoco e dell’Asl di Avellino. Quest’ultima necessaria, trattandosi comunque di un’area con più di 9 posti.
Redazione
Il Quotidiano del Sud 17.09.2014
Incredibile,
solo in questo paese di malati certa gente continua a governare dopo l’ennesimo rinvio a giudizio.
Il Sindaco invece di pretendere le dimissioni, tace; anzi parla di piano Materdomini, dopo la totale assenza per 6 anni.
Come cittadino sono ancora in attesa di sapere perchè l’ex assessore (conforti) si è dimesso e perchè non si dimette malanga.
N.B. Iati a FA…..con tanto cuore.